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Asset manager alla prova giovani

8/1/2015 | Marcella Persola

Le SGR devono iniziare a dialogare con gli under 45, una fascia di clientela che ha espresso un forte bisogno di consulenza e supporto. Seppure siano convinte di essere a conoscenza di quelli che sono i bisogni di questo segmento, nella realtà...


 

Capire le esigenze dei clienti sotto i 45 anni di età. È questa una delle nuove e prossime sfide che interesserà l’industria del risparmio gestito nei prossimi anni. A evidenziarlo è uno studio condotto da Capgemini e RBC Wealth Management che ha mostrato nel report World Wealth Report 2015 (WWR) come i gestori di patrimoni stiano sottovalutando il proprio grado di comprensione delle esigenze degli hnwi (high net worth individual) più giovani, con un gap del 15% tra la percezione dei primi sulla propria capacità di capire tali necessità e il giudizio dei secondi su quanto effettivamente avviene. Dato che è confermato anche dalle interviste condotte sui giovani. Infatti, sebbene il servizio offerto dai gestori sia ritenuto soddisfacente dalla maggior parte degli hnwi, il report ha scoperto che i gestori giudicano erroneamente il livello al quale gli hnwi più giovani ritengono che le proprie esigenze siano comprese: il 76% dei gestori è convinto di capire le necessità degli hnwi più giovani, fatto su cui concorda solo il 61% di questi ultimi.
 
Ma quali sono quindi i temi sui quali questi giovani vorrebbero essere compresi?
In linea generale sappiamo che gli hnwi si preoccupano soprattutto della salute propria e delle proprie famiglie (68,7%), del fatto che gli asset possano durare per tutta la vita (66,2%), dei crescenti costi della sanità (63,8%) e della capacità di seguire lo stile di vita desiderato negli anni della pensione (62,8%). Mentre una percentuale maggiore di giovani hnwi esprime alti livelli di preoccupazione circa tutti gli aspetti della propria vita finanziaria (59%) rispetto agli hnwi più anziani (51%): un dato che contrasta con meno della metà dei gestori (48%) che esprime preoccupazione sui principali aspetti finanziari della vita dei loro clienti.
Questa differenza sta causando ulteriori sfide per i gestori di patrimoni e le relative società poiché gli hnwi più giovani hanno espresso anche un maggior bisogno di supporto e consulenza professionale da parte dei gestori (54% rispetto al 49% degli hnwi più anziani), minori livelli di soddisfazione (70% contro 73%) e una superiore propensione a lasciare il proprio gestore - professionista e/o società - nel caso le proprie esigenze non venissero soddisfatte (83% contro 79%).

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