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Investire in Brasile: i pro e contro secondo BNY Mellon

10/2/2015 | Redazione Advisor

Il recente downgrade del Brasile da parte di S&P ha rinnovato i timori degli investitori circa le prospettive per il paese. Ecco le view di Javier Murcio, (Standish Mellon AM) e Carl Shepherd (Newton IM)


Il recente downgrade del Brasile da parte di S&P ha rinnovato i timori circa le prospettive per il Paese. L’economia del Brasile è in recessione. Ma quali sono le prospettive per gli investitori interessati a rimanere investiti o a entrare in uno dei paesi più importanti dell'America latina? "Prevediamo una contrazione del Pil reale del 2,3% nel 2015 e dello 0,5% nel 2016, con un livello di inflazione superiore al 9% rispetto all’obiettivo del 4,5%. Il recente downgrade del Brasile evidenzia il rapido deterioramento della situazione fiscale del paese in meno di due mesi, e conferma implicitamente il fatto che la classe politica sia stata sinora incapace di introdurre riforme strutturali” spiega Javier Murcio, direttore mercati emergenti di Standish Mellon Asset Management, gruppo BNY Mellon (1,75 miliardi di dollari in AUM con il modello multi-boutique).

“Le dinamiche del debito – prosegue - suggeriscono un peggioramento del deficit e l’outlook di S&P, così come il nostro, non lascia spazio a miglioramenti nel prossimo futuro. Non vogliamo dire, con questo, che la situazione in Brasile sia senza speranza: il downgrade può mettere sotto pressione i politici e spingerli ad approvare le riforme necessarie per migliorare l’economia locale”. Una view più rosea è, invece, quella del collega Carl Shepherd, gestore specializzato in debito emergente presso Newton Investment Management (gruppo BNY Mellon). “Riteniamo che il downgrade del paese – sottolinea il gestore - sia stato determinato dall’ammissione del Ministro delle finanze brasiliano circa il mancato raggiungimento dell’obiettivo di avanzo primario, che comporta una traiettoria di indebitamento pubblico più elevata per il Paese”.

“Tuttavia il governo resta solvente, e abbiamo poche preoccupazioni circa la sua capacità di saldare i debiti. Ci sono emissioni in valute locali – conclude - che offrono rendimenti reali attraenti e buona liquidità. Inoltre non sono soggette al downgrade di S&P, che riguarda solo il debito in divise estere, e pertanto mantengono un rating investment grade”.

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