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11/25/2015
Lemanik crede nella Cina. E' quello che emerge dall'analisi del gestore della società Martin Zimmermann, responsabile del fondo Lemanik Asian Opportunity.
Consideriamo le valutazioni azionarie di Cina, Giappone e Corea del Sud attrattive in un contesto di medio/lungo termine, e, alla luce del rialzo dei mercati, che ha favorito principalmente le grande capitalizzazione, puntiamo comunque ancora sulle società domestiche di piccole/medie dimensioni. In questo scenario, è stato incrementato il peso sulla Cina, che si attesta intorno al 23% con investimenti mirati ai settori dei servizi (software, sanità e finanziari in primis). “Non ci aspettiamo, inoltre, ulteriori misure espansive da parte della Bank of Japan con lo yen che manterrà una tendenza piuttosto stabile, pertanto, il peso sul Giappone è stato ridimensionato dal 69,5% al 59%, ovvero sui titoli più sensibili verso la moneta nipponica. Infine, manteniamo il peso verso la Corea del Sud al 15% e ancora sottopesata la regione Asean.
In conclusione, ci aspettiamo ulteriori misure di stimoli monetari da parte della Bce che dovrebbero indebolire l’euro: in questo contesto abbiamo chiuso la copertura sul dollaro di Hong Kong e sullo yen. Non ci aspettiamo degli importanti rialzi entro la fine dell’anno. I mercati azionari, valutari ed obbligazioni restano per il momento paralizzati della incertezza intorno il primo rialzo dei tassi USA e dell’andamento economico dei paesi emergenti, in primis della Cina. Ma restiamo come già menzionato inizialmente sulle valutazioni fondamentali dei mercati sovrapesati.
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