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Columbia Threadneedle: la Cina non è vicina al crollo

5/19/2016 | Marcella Persola

Secondo Soo Nam NG, responsabile azionario asiatico della società, il rallentamento della crescita complessiva è circoscritto ad alcuni settori e...


La Cina è diventato a torto l'incubo degli investitori. A evidenziarlo è Soo Nam NG, responsabile azionario asiatico di Columbia Threadneedle che nel suo ultimo report spiega come le prospettive dell'economia cinese siano buone visto che il rallentamento della crescita complessiva è circoscritto ad alcuni settori, mentre altri continuano ad espandersi più rapidamente e che a meno di non effettuare un errore di politica economia è assai improbabile un crollo della Cina. Certo è bene che gli investitori siano selettivi, evitando di assumere un'esposizione all'intero mercato, tuttavia ci sono alcuni fattori positivi da considerare.

 

"Vi sono alcuni motivi di apprensione persistenti riguardo alla Cina, tra cui i crediti deteriorati nel sistema bancario, l'eccesso di capacità in alcuni settori e la corruzione generalizzata. Tuttavia, il governo centrale ha iniziato ad affrontare questi problemi già da qualche anno e con un discreto successo, specialmente dopo l'insediamento del Presidente Xi Jin Ping. La sua campagna anticorruzione, ad esempio, ha contribuito sensibilmente a migliorare la disciplina nel partito. Ciò avrà implicazioni di vasta portata in termini di responsabilità e rigore sui conti pubblici, che a nostro avviso sono la causa ultima della sovraccapacità produttiva nel paese" scrive Soo Nam NG.

 

"Un altro fattore positivo a medio - lungo termine è il programma di riforme promosso dalle autorità cinesi su molteplici fronti, dalla liberalizzazione dei mercati finanziari alle modalità di gestione dell'economia. A meno di un errore di politica economica, riteniamo improbabile un crollo della Cina. Un'economia florida ha bisogno di banche solide, e riteniamo che i problemi del settore bancario potrebbero essere meno gravi rispetto al 2011. Non intendiamo con questo ignorare i rischi, che esistono, e siamo consapevoli che le banche cinesi si troveranno probabilmente alle prese con nuove sofferenze (come quelle provenienti dal se ttore minerario), ma negli ultimi anni la Cina ha dimostrato la capacità di individuare tempestivamente le difficoltà e disinnescare le bombe ad orologeria. Non abbiamo ragioni di credere che le autorità cinesi vogliano abbassare la guardia adesso o nei prossimi anni "spiega l'esperto di Columbia Threadneedle.

 

"Quanto al conseguimento dell'obiettivo di crescita del 6,5% fissato per il 2016, riteniamo che tale risultato sia realistico e fattibile, soprattutto alla luce dell'espansione del 6,9% registrata dalla Cina lo scorso anno e del ritmo di rallentamento rilevato nell'ultimo triennio. Rispetto ai loro predecessori, i leader cinesi hanno una migliore comprensione dei meccanismi di un'economia moderna e il potere politico per mettere in atto i propri programmi. Negli ultimi anni si sono focalizzati sulla sostenibilità della crescita, astenendosi dall'adottare politiche di stimolo economico ancor più vigorose. In altre parole, crediamo che le autorità cinesi dispongano dei mezzi per spingere la crescita oltre il 6,5% se necessario" continua Soo Nam NG

 

"Si registra una costante pressione verso una maggiore efficienza delle aziende statali, mentre il settore privato continua a trainare l'economia da molti anni. Protagoniste di questa tendenza sono le società quotate, non solo nei settori della "new economy" ma ovunque l'innovazione di prodotto è essenziale per la sopravvivenza delle aziende" afferma l'esperto.

 

Ma quali sono i settori più promettenti? "In Cina, ad esempio, i settori dell'e-commerce e delle assicurazioni evidenziano una crescita sostenuta. È interessante peraltro notare che è aumentato il numero delle società che distribuiscono dividendi agli investitori, perché hanno smesso di investire aggressivamente a fronte del rallentamento della crescita. In alcuni casi, inoltre, l'intensità della concorrenza è diminuita e gli utili dimostrano una migliore tenuta, nonostante la decelerazione dell'economia. Il mercato dovrebbe preoccuparsi più degli utili che della crescita economica. Anche in caso di rallentamento congiunturale, alcune società potrebbero riuscire a guadagnare comunque maggiori profitti attraverso una riduzione dei costi o la conquista di quote di mercato. Ad esempio, talune Internet company cinesi come Alibaba, Baidu e Tencent continueranno a generare utili dai loro investimenti recenti" conclude l'esperto.

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