Il 2017 sarà un anno di svolta sotto molti punti di vista. La qualità della crescita nelle economie avanzate, i rischi che il rallentamento del commercio internazionale pone ai paesi emergenti, l’espansionismo fiscale che forse prenderà il posto di quello monetario sono solo alcuni dei grandi temi che potrebbero stravolgere le previsioni di inizio anno sull'andamento dei mercati. Se a questi aggiungiamo il fattore politico che dopo l'insediamento ufficiale di Donald Trump vedrà l'Europa protagonista con diversi appuntamenti elettorali, è evidente che per gestire il 2017 serve una nuova chiave di lettura. Servono nuovi strumenti. 

 

Per questo motivo GAM, che crede sia opportuno ripensare con cura la parte obbligazionaria dei portafogli dei clienti dei consulenti finanziari, annuncia un doppio appuntamento - a Roma e a Milano - con i gestori e i vertici italiani della società e con un premio Nobel per l'economia.

 

"Rethink current thinking" è questo l'invito di GAM e la logica che accompagnerà gli eventi del 30 e del 31 gennaio che si svolgeranno rispettivamente a Roma e Milano. Nella capitale, presso il Parco dei Principi Grand Hotel & SpA in via G. Frescobaldi 5, accanto all'amministratore delegato della società Riccardo Cervellin si alterneranno sul palco Désirée Müller (Portfolio Manager European Non-Directional Equity), Gregoire Mivelaz (Portfolio Manager - GAM Star Credit Opportunities), Paolo Scripelliti (Senior Analyst - GAM Systematic Alternative Risk Premia team) e Luciano Sciré (Head of Retail Distribution).

 

A Milano, presso l'Excelsior Hotel Gallia di Piazza Duca d'Aosta 9, invece saranno presenti, oltre a Cervellin e Scirè: Daniel Sheard (Co-Lead Portfolio Manager JB Absolute Return Bond Funds), Anthony Smouha (Portfolio Manager - GAM Star Credit Opportunities) e Paolo Scripelliti (Senior Analyst - GAM Systematic Alternative Risk Premia team). 

 

Ma l'ospite d'onore dei due appuntamenti firmati GAM e dedicati ai consulenti finanziari sarà Michael Spence, premio Nobel per l'Economia nel 2001. Spence, insieme a G. A. Akerlof e Joseph E. Stiglitz, insegna alla Stern School of Business presso l’Università di New York, ed è un esperto delle asimmetrie informative nei mercati e di teorie della crescita. Oggi è considerato uno delle figure più in grado di accompagnare investitori e consulenti nella comprensione delle forze profonde all’origine dei fenomeni di cambiamento. Uno dei pochi in grado di aiutare a capire le dinamiche economiche, politiche, di governance che mettono a rischio i processi di crescita, nelle economie avanzate, alle prese con inedite questioni sociali, e in quelle emergenti, alle prese con i rischi di regressione protezionistica.

 

Di cosa parlerà Spence: si soffermerà in riflessioni sulla nuova Amministrazione americana, sulle prospettive dell’inflazione e sulle probabili mosse della Federal Reserve. Perché quando si muove la Fed “nessun luogo è sicuro”.