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Stress test, banche italiane promosse

8/2/2021

Dopo due anni di pagamento di dividendi nulli o limitati e nonostante la pandemia, le banche europee e italiane hanno costruito una forte base di capitale. Gli istituti italiani hanno comunque riportato risultati più deboli della media UE.


Il sistema bancario europeo ha retto all’impatto con la pandemia e con la successiva crisi. È quanto hanno certificato BCE ed EBA (European Banking Authority) con i cosiddetti “stress test”, ovvero i test di resistenza patrimoniale.

“Le banche dell'Unione Europea soggette allo stress test godono di un solido punto di partenza, con un CET1 2020 del 15,1% (1 punto percentuale sopra la base di partenza dello stress test 2018) - dettagliano da Intesa Sanpaolo nella Daily Note odierna – Nello scenario di base, il rapporto CET1 del 2023 sale al 15,8% (69 punti base sopra il livello del 2020), mentre nello scenario avverso, il CET1 ratio è del 10,2%, vale a dire 494 punti base sotto il livello del 2020. Nel 2023, la differenza tra il CET1 ratio nello scenario di base e scenario avverso è di -563 pb.

 

Insomma, dopo due anni di pagamento di dividendi nulli o limitati e nonostante la pandemia, le banche europee e italiane hanno costruito una forte base di capitale.

Senza dimenticare che lo “scenario avverso” dello Stress Test 2021 a livello UE è stato più severo rispetto al 2016 e al 2018, quindi un confronto con i risultati precedenti è fuorviante.

 

E in Italia? “Le banche italiane hanno riportato risultati più deboli della media UE, parzialmente penalizzate dal debole risultato di MPS, ma anche da un punto di partenza inferiore (CET1 ratio 2020 al 14,2%, 90 pb sotto la media UE) e da un maggiore impatto dello scenario avverso rispetto allo scenario di base (72 pb in più) - proseguono da Intesa SanPaolo - Nello scenario di base, il CET1 ratio 2023 delle banche italiane è pari al 14,95% (77 pb sopra il 2020, sostanzialmente in linea con le banche dell'UE), mentre nello scenario avverso è pari all'8,6%, per un impatto di -559 pb rispetto al 2020 (contro -494 pb a livello UE). Nel 2023, la differenza tra lo scenario di base e lo scenario avverso è di -653 pb per le banche italiane contro i -563 pb a livello UE”.

 

“I risultati dello stress test 2021 confermano la resilienza delle banche italiane, che al netto di Banca MPS, hanno riportato performance confortanti, seppur con ovvie differenze tra le banche - confermano da Equita - A nostro avviso, Mediobanca e Intesa SanPaolo sono le vincitrici dello stress test, Unicredit, anche se con alcune indicazioni contrastanti, emerge in maniera complessivamente positiva”.

 

Intesa Sanpaolo e Mediobanca hanno confermato di avere il modello di business più resiliente tra le banche sotto stress del nostro universo di copertura, grazie alla loro forte qualità dell'attivo e alla rilevante diversificazione nel business del Wealth Management – sintetizzano da Banca Akros - UniCredit perderebbe più capitale nello scenario avverso, ma il suo punto di partenza molto forte permetterebbe di mantenere un CET1 ratio sopra la soglia del 9%.

Banca MPS sarebbe l'unica banca che esaurirebbe completamente il capitale nello scenario avverso”.

 

Infine Banco Bpm ha riportato un CET1 nello scenario avverso del 7%, collocandosi nell’ultimo quartile tra le banche esaminate, sebbene tale livello sia comunque superiore ai requisiti SREP minimi di riferimento nello scenario negativo (pari al 5.77%).

 

Quali conseguenze quindi per gli investitori? “Sulla base dei risultati, non ci aspettiamo che il regulator possa aumentare per le banche i livelli di SREP 2021 - intervengono da Equita - L’esito dovrebbe inoltre dare maggiore visibilità sull’approvazione delle politiche di remunerazione degli azionisti delle singole banche”.

“Rimaniamo Accumulate su Intesa Sanpaolo e UniCredit e Neutral su Mediobanca. Il nostro rating rimane invece sospeso su Banca MPS” mettono in chiaro da Banca Akros.

“Consideriamo positivamente il risultato dello stress test per le banche italiane sotto la nostra copertura, ad eccezione di MPS” concludono da Intesa Sanpaolo.

 

Oltre alle 38 banche del campione EBA, altre 51 banche di medie dimensioni vigilate dalla BCE sono state testate con gli stessi scenari macroeconomici dell'EBA (SSM-Wide Stress test).

I risultati hanno mostrato un CET1 ratio del 9,9% nel 2023 nello scenario avverso, con un impoverimento a livello di sistema del CET1 ratio di 520 pb, di cui -500 pb per le banche EBA e -690bps per le banche SSM.

 

Credem è l'unica banca sotto la nostra copertura coinvolta nello stress test SSM: ha riportato risultati solidi, con un impoverimento massimo del CET1 nello scenario avverso di 300 pb contro i 690 delle banche SSM e un CET1 ratio minimo nello scenario avverso tra l'11% e il 14%, contro il 9,9% a livello di sistema” concludono da Intesa SanPaolo.

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