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Strategia della dispersione per proteggersi dalla volatilità

7/4/2022 | Redazione Advisor

Così spiega Roberto Bartolomei, head of global markets THEAM Quant Fund Sales di BNP Paribas Corporate and Institutional Banking


La strategia della dispersione può rappresentare una difesa contro la volatilità dei mercati. Ne è convinto Roberto Bartolomei (nella foto), head of global markets THEAM Quant Fund Sales di BNP Paribas Corporate and Institutional Banking che in questa intervista ad Advisoronline spiega come tale strategia non nuova sui mercati possa essere una vera alleata nel contesto attuale.

 

Come proteggersi oggi dalla volatilità dei mercati?

L'attuale contesto di mercato è una sfida per le strategie difensive perché la correlazione tra i titoli tende a rimanere bassa nonostante la correzione del mercato. Ciò significa che i guadagni derivanti da un'esposizione alla volatilità implicita degli indici azionari tendono a rimanere moderati nonostante il forte stress del mercato. In questo contesto, una strategia in grado di trarre vantaggio dalla dispersione tra titoli e settori è quindi particolarmente rilevante.

 

Quale soluzione proponete?

Proponiamo una soluzione che trae vantaggio dall'aumento della dispersione sul mercato azionario statunitense. Il fondo THEAM Quant - Dispersion US implementa una posizione long sulla volatilità dei singoli titoli statunitensi e una posizione short sulla volatilità dell'indice S&P 500. Il fondo ha un track record di 4 anni.

 

Quali i punti di forza della vostra strategia?

La strategia della dispersione non è nuova: è nata come strumento redditizio per i trading desk di opzioni nelle banche per gestire il rischio proveniente da diversi flussi di clienti. L'approccio è poi diventato una strategia core per gli hedge fund azionari a partire dai primi anni 2000.

In parole povere, mira a sfruttare uno squilibrio di mercato acquistando strumenti a basso costo (volatilità di un singolo titolo) e vendendone un altro più costoso (volatilità di un indice).

Tende inoltre ad avere una performance positiva nei momenti di difficoltà dei titoli azionari. Ma a differenza di altre strategie difensive o di hedging attivo, costose nel lungo periodo, la dispersione è probabilmente in grado di fornire un carry cost positivo o neutrale.

 

Quali sono i principali posizionamento?

La strategia è sempre long sulla volatilità dei primi 100 titoli statunitensi per capitalizzazione di mercato e short sulla volatilità dell'indice S&P 500. L'esposizione alla volatilità viene attuata tramite volatility swap, garantendo un'esposizione costante e nessuna dipendenza direzionale dai prezzi delle azioni.

 

Quali sono stati i driver di performance?

La strategia trae vantaggio dall'aumento della volatilità dei titoli e dalla diminuzione della correlazione tra di essi: può essere un driver di rendimento altamente diversificato nei periodi di sector rotation, così come nelle stagioni delle trimestrali.

Pertanto, a differenza di una tradizionale strategia azionaria long-short market neutral, non importa se le azioni salgono del +10% o scendono del -10%. Ciò che conta è che la volatilità realizzata continui a essere elevata e che lo spread tra la volatilità dei titoli e la volatilità dell'indice aumenti. Ad esempio, il quarto trimestre del 2021 è stato molto positivo per la strategia (+9,6%), poiché la stagione degli utili si è rivelata una fonte di sorprese positive, spingendo al rialzo i prezzi delle società Tech. Nel gennaio 2022, i maggiori vincitori del 2021 hanno subito una forte correzione, mentre altri titoli più Value sono andati meglio.

 

Come si è comporta la strategia nei momenti di stress del mercato?

Nel complesso, gli ultimi dodici mesi sono stati caratterizzati da numerose rotation e sorprese sugli utili, come effetto a cascata dell'aumento dell'inflazione e dei tassi, nonché delle interruzioni della catena di approvvigionamento e delle tensioni geopolitiche. Anche la successiva correzione dei titoli finanziari a febbraio e dei beni di consumo a maggio ha favorito una performance positiva.

Questo contesto particolarmente favorevole si sta traducendo in un rendimento di circa il 12% dall'inizio del 2022, mentre l'S&P 500 è sceso di circa il 20%. In un contesto simile, nel quarto trimestre del 2018 la strategia ha conseguito un rendimento del 4,5%.

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