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Perché si deve investire con un occhio al "clima"

9/7/2016

Gli investitori non possono più ignorare i rischi di mercato correlati ai cambiamenti climatici


Gli investitori non possono più ignorare i cambiamenti climatici e la crescente ondata di normative e di cambiamenti tecnologici correlati al clima rende indispensabile incorporare questo tipo di consapevolezza nell'analisi degli investimenti. E' quanto emerge in una nuova pubblicazione del BlackRock Investment Institute che analizza in modo dettagliato l'intensificazione dei rischi di mercato correlati al clima.

Il centro studi del colosso dei fondi, in particolare, ha individuato quattro aree critiche: i progressi tecnologici nell'ambito della produzione, dell'immagazzinamento e dei consumi di energia, che minano l'efficacia dei modelli aziendali esistenti; gli interventi normativi volti alla riduzione delle emissioni di carbonio e al miglioramento dell'efficienza energetica; i fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti; le pressioni sociali per una maggiore consapevolezza climatica nell'ambito delle attività aziendali e delle prassi d'investimento istituzionale.

"Crediamo che i fattori di rischio legati al clima siano stati sottovalutati e sottostimati in quanto percepiti come distanti" spiega Ewen Cameron Watt, Senior Director di BII. "La percezione sta tuttavia cambiando e governi e aziende si stanno affrettando nel capire come contrastare al meglio i rischi climatici. Il ritmo di questi cambiamenti e le implicazioni del passaggio verso un'economia a bassa emissione di CO2 possono generare rischi per alcuni portafogli. Ma gli investitori che comprendono queste tematiche potranno sfruttare a loro vantaggio le opportunità generate da questi stessi sviluppi".

Ma come trasferire la "consapevolezza climatica" nei portafogli degli investitori? I modi possono essere diversi. Agli investitori che selezionano attivamente i titoli, il BlackRock Investment Institute suggerisce di incorporare nel processo di ricerca strumenti e procedure che integrino in modo sistematico metriche di carattere ambientale, ad esempio l'uso di carburanti fossili, i consumi di acqua e l'intensità carbonica. Una volta comprese le proprie esposizioni, i titolari di attivi possono prendere decisioni informate in merito a come gestire questi rischi al meglio.

 

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