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8/7/2018 | Redazione Advisor
Dopo avere raggiunto alti livelli di attenzione da parte degli investitori, negli ultimi due anni il settore delle biotecnologie ha visto scendere le valutazioni, in particolare per quanto riguarda le grandi società. Tale situazione rappresenta, secondo Rudi Van den Eynde, head of thematic global equity management di Candriam, un interessante opportunità per esporsi ad un settore caratterizzato da massici investimenti in ricerca e innovazione e quindi potenzialmente in grado di fornire significativi ritorni nel medio e lungo periodo.
"ll processo d'investimento di Candriam - spiega Van den Eynde - si basa su un’analisi approfondita delle sperimentazioni cliniche in corso in tutto il mondo. Candriam ha un raggio d’azione molto ampio, essendo interessata a ogni genere di patologia: quando si manifestano progressi medici, quando un farmaco dà benefici ai pazienti, Candriam effettua le proprie analisi e valutazioni, ed eventualmente investe."
Fondamentale in questo processo di valutazione, sottolinea inoltre l'head of thematic global equity management dell'asset manager, la combinazione di competenze scientifiche, con analisti provenienti dalla carriera accademica in grado di valutare la validità scientifica dei progetti, e economiche in grado di indagare i fondamentali societari e di mercato. In forza dell'alta convinzione circa il potenziale di redditività del settore, Candriam, fa notare Van den Eynde, ha deciso di internalizzare anche la funzione scientifica grazie all'integrazione nel team interno di scienziati provenienti dall'MIT di Boston e dal MaxPlanck Institute, due dei migliori centri di ricerca al mondo.
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