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Poste Italiane: il 35% passa dallo Stato alla CDP

5/26/2016

In Borsa sarà collocato l'altro 29,7% della società che era in mano al Tesoro


Oltre un terzo del capitale di Poste Italiane passa di mano. Il Tesoro ieri in tarda serata ha annunciato di aver conferito una quota del 35% della società guidata dall'a.d. Francesco Caio, che controlla BancoPosta, alla Cassa depositi e Prestiti, l'emittente del Risparmio postale (Buoni Fruttiferi Postali e Libretti di Risparmio Postale) collocati attraverso gli oltre 14 mila sportelli di Poste Italiane, tramite un aumento di capitale riservato da 2,9 miliardi di euro.

Si ritiene, informa una nota, che l'operazione non determini l'insorgere di Opa obbligatoria. In Borsa sarà collocato invece, dopo l'operazione di conferimento a Cdp, una quota pari al 29,7% del capitale. Poste è sbarcato a Piazza Affari nell'autunno scorso. Dopo la quotazione il Ministero continuava a controllare il 64,7% della società. Il collocamento dell'ulteriore tranche avverrà secondo i criteri che verranno deliberati dal prossimo Consiglio dei Ministri con Dpcm.

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