Tempo di lettura: 2min

Credit Agricole Italia: profitti in calo del 6% nel 2016

2/15/2017

Sul risultato pesano oneri non ricorrenti. L'Italia è il secondo mercato domestico per il gruppo bancario francese. Bene il risparmio gestito con una raccolta di 58 miliardi di euro (+11%)


Il gruppo bancario Credit Agricole Italia, che comprende Credit Agricole Cariparma (capogruppo), Banca Popolare FriulAdria, Cassa di Risparmio della Spezia, Credit Agricole Group Solutions e Credit Agricole Leasing Italia, ha segnato nel 2016 un utile netto di 208 milioni di euro, in calo del 6% rispetto al 2015, per effetto di oneri non ricorrenti connessi al Fondo di Solidarietà e al contributo straordinario al Fondo Nazionale di Risoluzione Unico. Al netto di tali componenti - spiega una nota - il risultato netto del gruppo guidato dal ceo Giampiero Maioli (nella foto) si attesterebbe a 256 milioni, in crescita del 9%. I proventi operativi netti calano a 1,7 miliardi (-3%) per via dell'andamento del margine di interesse.

Gli oneri operativi, invece, risultano stabili a 965 milioni. In discesa il costo del credito, con una flessione del 24% delle rettifiche di valore nette su crediti a 306 milioni. Le masse intermediate raggiungono 143 miliardi di euro (+5%), grazie all'aumento di tutte le componenti (impieghi +5% a 38 miliardi e +6% raccolta totale a 105 miliardi). A livello patrimoniale il gruppo registra un Common Equity Tier 1 all'11,4%, stabile rispetto al 2015 e un Total Capital Ratio al 13,3%. Gli interessi netti nel 2016 sono in calo del 7,8% a 932 milioni di euro. Le commissioni nette si attestano a 709 milioni, in tenuta rispetto al 2015, grazie alle commissioni da gestione intermediazione e consulenza (+5%), che compensa il calo delle commissioni da attività bancaria tradizionale (-7%).

Il risultato dell'attività finanziaria è pari a 61,6 milioni, con un incremento di 17,1 milioni. Il risultato della gestione operativa ordinaria risulta di 748 milioni (-7%), mentre l'indice di efficienza cost/income è al 56%. Le coperture dei crediti deteriorati sono in aumento al 42% e al 58% per le sofferenze. Come sottolinea la nota del gruppo, nel 2016 sono stati acquisiti oltre 115.000 nuovi clienti, con una rilevante crescita del comparto mutui (nuova produzione +12%) e dei volumi intermediati di credito al consumo (+56%). Il risparmio gestito segna uno sviluppo dell'11% con una raccolta di 58 miliardi. Nel 2016, ricorda la nota, il gruppo ha adottato il marchio Credit Agricole, per il quale l'Italia rappresenta il secondo mercato domestico dopo la Francia. Nell'anno è stato attivato un nuovo Fondo di Solidarietà, che prevede l'uscita di circa 300 risorse nel 2017, con il contestuale inserimento di 100 giovani per favorire il ricambio generazionale. Nel 2016 i nuovi ingressi sono stati 190.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?