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3/10/2022 | Marcella Persola
La tecnologia rivestirà un ruolo sempre più importante nell’analisi ESG. A confermarlo è Rodolfo Fracassi, fondatore e amministratore delegato di Mainstreet Partners, una delle prime società di analisi e advisory per il mondo sostenibile.
Innanzitutto, partiamo da una constatazione, ossia che il mercato degli investimenti sostenibili è esploso e che tale processo è ormai irreversibile. “Oggi il 25% dei fondi totali Ucits in Europa rientra nella categoria degli articoli 8 o 9 secondo la SFDR” sottolinea Fracassi che aggiunge un ulteriore dato. “Anche sul fronte delle emissioni c’è stato un notevole incremento. Nel 2021 un decimo del totale delle emissioni del primario è stato di green, social o sustainability bond”. Questi due numeri danno l’idea della dimensione che oggi ha raggiunto il mondo della sostenibilità e delle sfide che la aspettano per il futuro, tra le quali un posto di primordine riveste indubbiamente l’analisi e la valutazione di questa mole di prodotti ed emissioni.
“Questo sviluppo richiederà da parte di tutta l’industria del risparmio gestito un grande sforzo per far evolvere sistemi, processi e risorse applicate all’ambito ESG in modo da seguire un approccio coerente e integrato. In particolare, l’individuazione dei rischi legati alla sostenibilità imporrà un approccio di valutazione olistica delle strategie d’investimento, dei fondi e dei portafogli in generale. Un’analisi che non si può più fermare alla media aritmetica dei rating delle posizioni in portafoglio” spiega Fracassi.
E in questo ambito è indubbio che la tecnologia grazie a innovativi servizi di advisory sui rating potrà agevolare il percorso. Su questo fronte MainStreet Partners offre già ai suoi clienti un sistema di portfolio analytics ESG che grazie alla piattaforma online permette ai clienti una reportistica dettagliata. “Ma offriamo anche una serie di servizi più tailor made, come nel caso di partner come Banca Generali, dove vi è un approccio più olistico e il consulente può utilizzare la piattaforma dedicata per presentare allo stesso cliente finale le informazioni e i dati relativi ai prodotti sostenibili” precisa Fracassi, che sottolinea come anche la proposizione commerciale può rappresentare una sfida per il futuro della sostenibilità. “Non è banale spiegare e raccontare ai clienti questi prodotti. Per questo noi investiamo molto anche nella formazione, assieme ai nostri partner come Fideuram, Credem e Sella abbiamo dedicato tante ore di formazione alla spiegazione dei dati e a come raccontarli ai clienti” continua il ceo di MainStreet Partners.
Per l’esperto, difatti, nel futuro “non sarà più sufficiente fornire una fotografia istantanea del portafoglio, ma si dovrà assicurare il rispetto delle nuove regole d’ingaggio sul medio-lungo termine. In aggiunta, comunicare in modo coerente e continuativo il risparmio di CO2 e di acqua, l’impatto sul riscaldamento climatico, la presenza di aziende che rispettino le pari opportunità e tutti gli altri parametri di sostenibilità, crea l’esigenza di gestire ex-ante anche la “performance ESG” precisa Fracassi. Senza dimenticare gli impatti che la normativa di secondo livello avrà sul settore. Anche in questo caso la tecnologia potrà rendere il percorso meno tortuoso, avendo dei dati che permettano di esprimere qualità ed obiettivi.
E questo è una naturale evoluzione del sistema. “un tempo si misurava solo il rendimento, poi il rendimento aggiustato per il rischio ed oggi si aggiunge la dimensione di rendimento e rischio ESG” spiega Fracassi che conclude “Nei prossimi anni, la capacità di individuare e gestire i rischi extra-finanziari unitamente all’abilità di massimizzare i risultati ambientali, sociali e di governance saranno fattori chiave per distinguersi, attrarre ingenti capitali e crescere nel mercato europeo”.
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