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Consulenti, l'importanza dell'impatto dei fondi

8/29/2022 | Marcella Persola

Con la nuova piattaforma di Raiffaisen Capital Management, creata in collaborazione con la fintech Physis, gli advisor possono...


Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni Mifid in ottica di sostenibilità, le società di gestione stanno iniziando ad offrire sempre più strumenti ai professionisti della consulenza per aiutarli a interpretare il sempre più attuale mondo dei fondi ESG e/o sostenibili.

 

Raiffaisen Capital Management, ad esempio, ha lanciato recentemente la piattaforma rcmreport.it che è costituita da tutta una serie di strumenti che hanno lo scopo di spiegare in maniera semplice al consulente e ai suoi clienti la metodologia e le diverse metriche utilizzate per analizzare i fondi sostenibili di Raiffeisen Capital Management e su alcune temiche di attualità.

All’interno della piattaforma sono a disposizione dei consulenti i SustainAbility Report. “Si tratta di report trimestrali che misurano l’effettiva sostenibilità dei fondi della società sia a livello assoluto che relativo, grazie a un confronto con la media dei diretti concorrenti che rientrino nella medesima categoria Morningstar e che corrispondano alla stessa classificazione di sostenibilità SFDR (articolo 6, 8, o 9). In particolare i consulenti potranno trovare l’esposizione dei fondi a eventuali controversie, come il lavoro minorile, o a settori controversi, come nucleare, armi o olio di palma, ma anche quali impatti positivi stanno generando gli investimenti di un determinato fondo” racconta Donato Giannico, country head Italia di Raiffeisen Capital Management. “Ogni sezione dei Raiffeisen SustainAbility Report è accompagnata da video e podcast che spiegano in maniera chiara e immediata i concetti alla base delle metriche utilizzate, come l’allineamento agli SDG, l’impatto generato sul pianeta e sulla società o l’esposizione ai settori controversi di ciascun fondo” precisa Giannico.

 

Per realizzare i SustainAbility Report, Raiffeisen Capital Management ha stretto una partnership con Physis, la piattaforma fintech che misura l'impatto degli investimenti. “La piattaforma di Physis è stata sviluppata grazie alle ultime tecnologie di Harvard e MIT e consente di raccogliere, analizzare e visualizzare dati di impatto per oltre 12.000 società e 355.000 fondi in tutto il mondo, facilitando così la selezione e costruzione di portafogli sostenibili sempre più sofisticati. Per comprendere quanto è sostenibile un fondo di investimento, basta inserire il fondo in piattaforma. Le metriche su cui verificare la perfomance sostenibile in Physis si sviluppano su cinque macroaree: tre sono le famose E,S,G di ambientale, sociale e governance; i dati di impatto, misure quantitative specifiche e puntuali, come la quantità di acqua utilizzata o riciclata dal giorno del primo investimento, e infine i dati di prodotto che riportano i prodotti o i servizi sostenibili generati dalle società in portafoglio. A brevissimo saranno aggiunte altre due sezioni: una valutazione sulla strategia di investimento del fondo e un’analisi del track record del gestore e della società nel perseguire in modo coerente gli obiettivi sostenibili” sottolinea Stefania di Bartolomeo, founder e ceo di Physis Investment.

 

Ma perché oggi è così importante per un consulente conoscere l’impatto di un fondo?

“Il ruolo del consulente finanziario è centrale nell’evoluzione della finanza sostenibile. I consulenti hanno diretto contatto con gli investitori, recepiscono le inclinazioni finanziarie e valoriali del cliente. Però per i consulenti è poi difficile riuscire a coniugare in modo efficiente sia l’aspetto finanziario che sostenibile, perché la documentazione messa a disposizione dalle case di gestione è limitata e di parte, e soprattutto perché non ci sono piattaforme che offrono gli strumenti giusti” spiega di Bartolomeo. “Physis aiuta a perfezionare il dialogo sostenibile ed emotivo con l’investitore. Ed è proprio grazie a questo dialogo che cresce la consapevolezza dell’impatto del proprio investimento sul pianeta e quindi cresce la scelta di investire in prodotti veramente sostenibili. “Sicuramente tra i vari set di indicatori di sostenibilità, gli impatti generati da un fondo sono tra i più importanti, perché sono una traccia misurabile, visibile e incontestabile del fatto che un investimento porta valore, accompagnando quelle aziende che a livello statico e dinamico incrementano l’impatto positivo sulle tematiche ESG” interviene Giannico.

 

“È importante però sottolineare che non è sufficiente guardare all’impatto generato da un fondo, ma verificare anche che il portafoglio sia ben bilanciato tra impatti e controversie. Per un semplice motivo: l’esposizione a possibili controversie, come il rispetto degli standard lavorativi, o a settori controversi come armi controverse e alcolici, possono portare a criticità per le aziende e per chi investe, annullando di conseguenza gli impatti positivi. Per questo i team di Raiffeisen esaminano e monitorano con attenzione i rischi più rilevanti di controversie nei propri fondi” conclude Giannico.

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