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EFAMA: sui fondi SFDR ancora tante sfide aperte

6/30/2023 | Marcella Persola

Il nuovo Market Insight dell'associazione dei fondi europea evidenzia che la crescita dei fondi ex articolo 8 e 9 continua nonostante...


Una fotografia sul mondo della sostenibilità, relativamente a dati, sfide aperte e ultime tendenze. Sono questi gli elementi che caratterizzano il nuovo numero di Market Insinght di EFAMA (European Fund and Asset Management Association) intitolato "Il mercato dei fondi SFDR - Situazione attuale, ultimi sviluppi del mercato e questioni normative in sospeso".

 

"Quest'ultimo numero della nostra serie Market Insights si concentra sulla SFDR, un pilastro fondamentale dell'investimento sostenibile - ha dichiarato, Tanguy van de Werve, d.g. dell'associazione -  La regolamentazione dell'UE ha un impatto significativo sullo sviluppo della finanza sostenibile e sarà importante che la prossima fase di modifiche normative fornisca chiarezza e stabilità per sostenere la transizione dell'Europa verso lo zero netto".

 

Ad oggi secondo quanto evidenziato dal report di EFAMA le attività nette dei fondi SFDR ex articolo 8 sono salite al 45% del mercato totale degli OICVM e dei FIA alla fine del 2022 (6,4 trilioni di euro). In particolare le attività nette sono cresciute del 17% nella seconda metà del 2022, soprattutto grazie alle riclassificazioni, in contrasto con il calo delle attività nette totali di OICVM e FIA, pari a -1,7% nello stesso periodo.

Guardando ai domicili quelli principali dei fondi SFDR ex articolo 8 alla fine del 2022 risultano: Lussemburgo (34%), Irlanda (16%), Francia (14%), Paesi Bassi (10%) e Svezia (7%). Inoltre la quota di mercato dei fondi ex articolo 8 è cresciuta in 16 Paesi tra il secondo e il quarto trimestre del 2022, mentre è diminuita in quattro regioni.

Passando ai fondi ex articolo 9 si evidenzia che il patrimonio netto dei fondi ex articolo 9 ammontava al 2,4% del mercato europeo dei fondi alla fine del 2022 (341 miliardi di euro), mentre le attività nette erano inferiori del 19% rispetto alla fine del secondo trimestre del 2022 a causa di significative riclassificazioni di fondi ex articolo 9 in fondi ex articolo 8 nella seconda metà del 2022. Tali riclassificazioni si sono verificate a causa dell'interpretazione prudente da parte dell'industria dei fondi delle linee guida dell'ESMA pubblicate nel giugno 2022, secondo le quali i portafogli dei fondi ex articolo 9 dovrebbero essere composti esclusivamente da investimenti sostenibili.

E per il futuro cosa ci si aspetta?

Sono ancora molte le sfide che restano sul terreno, così come evidenzia il market insight di EFAMA. La mancanza di dati affidabili e standardizzati sulle società partecipate rimane la questione più importante per quanto riguarda l'informativa sugli SFDR. Ma anche il fatto che direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD), recentemente adottata, che svolgerà un ruolo determinante, è ancora in fase di elaborazione e sarà pienamente introdotto solo a partire dal 2029.

Ulteriori orientamenti e chiarimenti sui concetti sarebbero apprezzati, ma dovrebbero essere integrati nei quadri normativi esistenti e coerenti in tutta la catena del valore dell'investimento. Lo evidenzia bene Thomas Tilley, economista senior dell'associazione che ha commentato: "Poiché i gestori di fondi continueranno ad adattarsi ai nuovi orientamenti politici, alle definizioni più chiare e ai migliori dati ESG, i mercati dei fondi ex articolo 8 e ex articolo 9 rimarranno molto probabilmente in piena evoluzione nei prossimi anni".

Ma servirà maggiore chiarezza. È fondamentale - rimarcano gli esperti - un'attuazione coerente ed efficace delle norme in tutta Europa, senza che prevalgano divergenze tra i paesi. Perché queste creerebbe preoccupazioni non solo per i produttori e i distributori di fondi ESG transfrontalieri, ma anche per gli investitori finali, che potrebbero non essere in grado di accedere a informazioni comparabili sugli investimenti ESG.

 

Ma nonostante questo quadro ancora chiaroscuro le prospettive secondo l'associazione sono positive. Anyve Arakelijan, consulente per le politiche normative di EFAMA, ha concluso: "Nonostante le sfide e le incertezze che l'industria dei fondi deve affrontare, ci sono promettenti segnali di progresso nel processo di attuazione del quadro normativo SFDR. Sono in corso le revisioni degli SFDR RTS, volte a correggere le carenze, mentre i piani futuri prevedono una revisione più radicale degli SFDR. Parallelamente, il quadro CSRD recentemente adottato dovrebbe migliorare nel tempo l'accessibilità e la credibilità dei dati ESG".

 

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