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10/22/2014 | pieremilio.gadda
La violenta correzione innescata dai timori di una crescita più lenta negli Stati Uniti e da un cocktail di cattive notizie, legate alle tensioni geopolitiche, alle banche greche e al virus dell'Ebola, ha rimosso alcuni eccessi d'euforia sui mercati. Ma potrebbe essere ancora presto per aumentare l'esposizione ai risky assets. “A novembre mi aspetto un'altra fase di ribassi. Quella sarà una migliore occasione per comprare, a prezzi scontati”, prevede Gabriele Roghi, responsabile della consulenza agli investimenti di Invest Banca, convinto che il ritracciamento delle ultime settimane abbia il sapore di un avvertimento: i mercati, spiega, sembrano voler forzare la mano alla Banca Centrale Europea affinché faccia di più, prema con più decisione l'acceleratore sul pedale della politica monetaria ultra-espansiva.
Secondo Roghi, in attesa di una nuova fase di debolezza, converrebbe prendere beneficio sulla parte medio-lunga dei rendimenti, accumulare un tesoretto di liquidità, tra il 10 e il 15% del portafoglio, da utilizzare in parte per eventuali incursioni tattiche e in parte per acquistare un po' di Btp Italia. “Le quotazioni attuali scontano aspettative d'inflazione pari a zero per i prossimi sei anni. L'opzione call è prezzata a zero virtualmente”, spiega Roghi. É sufficiente, cioè, che l'andamento dei prezzi al consumo sia mediamente superiore a zero, per rendere il titolo agganciato all'inflazione italiana più vantaggioso di quello nominale.
Intanto, tra pochi giorni, saranno pubblicati i risultati dell'Asset quality review (analisi sulla qualità degli attivi delle banche europee di rilevanza sistemica) e degli stress test. “Il mercato già in buona parte scontato questo evento. Non dovrebbero esserci particolari sorprese negative – conclude -. Ma è meglio aspettare qualche seduta prima di prendere posizione”.
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