Stefano Volpato (in foto), direttore commerciale di Banca Mediolanum, coordina 4.500 family banker del gruppo, tra cui si contavano a inizio anno quasi 700 private banker (portafoglio medio da 43,9 milioni, di cui 32,1 in gestito) e circa 125 wealth advisor (portafoglio medio da 108,1 milioni, di cui 79,2 in gestito) 

Proseguiamo con lui la mappatura dell'industria italiana del private banking, interloquendo direttamente con i protagonisti del mercato attraverso una serie di interviste brevi e concrete. (Qui le precedenti interviste, con Andrea Ghidoni di Intesa Sanpaolo PB, Marco Bernardi di Banca Generali, Giampaolo Stivella di Fineco e Matteo Benetti di Credem Euromobiliare PB).

Stefano Volpato, delineiamo quello che è oggi il perimetro della vostra struttura di private banking a partire dai numeri. Quanti private banker avete, quante masse gestite, qual è la vostra presenza territoriale tra filiali e presidi di natura diversa?

I nostri private banker e wealth advisor erano 827 a fine 2023, suddivisi in 700 private banker e 127 wealth advisor. Una popolazione che è cresciuta del 5%, anno su anno, e che gestisce masse per oltre 30 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto al 2022. La nostra presenza sul territorio è molto capillare, ma non prevede sedi dedicate esclusivamente a private banker o wealth advisor. Noi crediamo molto nel lavoro di squadra e nella contaminazione umana prima ancora che professionale. 

Quali aspetti hanno caratterizzato la vostra azione nell’ultimo semestre? Su quali elementi vi state concentrando in particolare?

Parlare di semestri è un po’ riduttivo. È in atto una trasformazione sociale che, secondo me, sta sottraendo punti di riferimenti attendibili. Se guardiamo, ad esempio, alla famiglia, rileviamo come, rispetto alla generazione precedente alla mia, stia cambiando pelle. In Italia il 35% delle famiglie è unipersonali, mentre la mia è la prima generazione che deve occuparsi contemporaneamente di figli che tardano a raggiungere la completa autonomia finanziaria e di genitori anziani che necessitano di assistenza socio-sanitaria. Questi sono temi sociali che rischiano di portare il nostro Paese alla deriva. 

Ben ha rilevato il Censis a fine 2023 quando definiva gli italiani “sonnambuli dinanzi ai presagi”. Industria, governo e media devono porre la dovuta attenzione a quella che è sempre stata una risorsa straordinaria del nostro Paese, ovvero il risparmio. Urge un percorso di vero acculturamento finanziario che ci aiuti a trovare risposte efficaci per temi cruciali prima del loro manifestarsi. Nei prossimi giorni sveleremo il progetto a cui stiamo lavorando da tempo che permetterà ai nostri professionisti di offrire una consulenza ancora più profonda.

Come spiegare a un cittadino risparmiatore o a un private banker concorrente cosa distingue il vostro modello dall’offerta delle altre banche?

Se, come dice Simon Sinek, le persone comprano il tuo perché, la nostra motivazione è molto forte e di carattere etico-sociale. Noi abbiamo molto chiaro che il cliente mette nelle nostre mani la sua vita e noi dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per fargli raggiungere gli obiettivi per i quali ha tanto faticato. 

Chi lavora in Banca Mediolanum, quindi, ha un senso etico-sociale molto pronunciato e ama i suoi clienti. Personalmente credo che questa sia una professione fantastica, perché permette di coniugare la possibilità di poter incidere nella vita delle persone, con il naturale desiderio di autoaffermazione del professionista.