Intesa Sanpaolo archivia i primi sei mesi del 2017 con un utile netto contabile pari a 5.238 milioni di euro, un dato forte che comprende il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi, esente da imposte, a compensazione degli impatti sui coefficienti patrimoniali derivanti dall’acquisto di attività e passività di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Se si esclude tale contributo l'utile netto scende a 1.738 milioni nel primo semestre 2017, rispetto ai 1.707 milioni del primo semestre 2016. 

 

Guardando alle singole divisioni, accanto a quella dell'Asset Management che registra anno su anno una crescita del risultato netto di oltre 31  punti percentuali (passando dai 179 milioni del 2016 ai 235 milioni del primo semestre 2017), spicca il balzo del private banking che tra il primo semestre 2016 e il primo semestre 2017 registra un rialzo del risultato netto del 22,3%: 445 milioni contro i precedenti  364 milioni.

 

Guardando agli altri dati, alla fine di giugno 2017, la divisione Private Banking registra: proventi operativi netti per 932 milioni, +7,2% rispetto a 869 milioni del primo semestre 2016 e pari a circa l’ 11% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (10% nel primo semestre 2016); costi operativi per 269 milioni, +4,3% rispetto a 258 milioni del primo semestre 2016; un risultato della gestione operativa di 663 milioni, +8,5% rispetto a 611 milioni del primo semestre 2016; un cost/income ratio al 28,9% rispetto al 29,7% del primo semestre 2016; un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 17 milioni, rispetto a 21 milioni del primo semestre 2016; un risultato corrente lordo pari a 646 milioni, +9,5% rispetto a 590 milioni del primo semestre 2016.

 

Da segnalare infine l'annuncio della crescita dello strumento di consulenza "View" nella rete di Intesa Sanpaolo Private Banking che, secondo quanto scritto nella nota diffusa dal gruppo guidato da Carlo Messina (nella foto) è oggi applicato a circa 5 miliardi di euro di attività finanziarie. Pienamente operativo, infine, il nuovo digital office per i private banker.