Tempo di lettura: 2min

Vontobel AM: tre temi di investimento per il 2015

12/11/2014 | Massimo Morici

Le migliori opportunità secondo l'asset manager elvetico nell'azionario europa e nei bond emergenti


Nel 2015 proseguirà la divergenza tra le economie sviluppate con la crescita più accentuata degli USA tornata a livelli superiori rispetto al 2008, anno di inizio della crisi finanziaria, rispetto ad Eurozona e Giappone che ancora faticano a riportarsi ai livelli di sei anni fa. Sulla base di questa convinzione, con un mondo che vedrà un ripresa economica moderata sia nei paesi sviluppati che negli emergenti, Vontobel Asset Management ha delineato tre possibili scenari: quello più probabile, prevede una crescita ai ritmi attuali con il Pil degli USA al 3% e l’inflazione all’1,7%. 
 
Secondo l’asset manager elvetico, che ha presentato mercoledì a Milano l’outlook per il 2015, i tassi di interesse aumenteranno moderatamente nel 2015, mentre l’inflazione rimarrà bassa. Le obbligazioni dei paesi sviluppati, pertanto, rimarranno per la maggior parte non attraenti, mentre chi va a caccia di rendimenti dovrà cercare le migliori opportunità tra le obbligazioni emergenti, sia in valuta locale sia in valuta forte, e nel debito corporate. La valutazione dell’investimento azionario per ora è neutrale, ma potrebbe aumentare nei prossimi mesi.
 
“Nei prossimi tre anni ci aspettiamo ritorni attorno al 6 - 7% per l’equity dei mercati sviluppati e del 3 - 5% per i bond” ha spiegato Chiara Bellon (nella foto), head of portfolio management Italy, aggiungendo che quest’anno tutte le principali asset class hanno garantito in media ritorni positivi, ad eccezione degli hedge fund (-0,2%) e delle commodity (-10,7%). Tre, invece, i temi di investimento individuati dalla casa di investimento elvetica per il prossimo anno. Il primo è il rafforzamento del dollaro “che sarà supportato da rendimenti US più elevati, dallo sviluppo dello shale oil che ha portato all’indipendeza energetica e dal miglioramento del mercato del lavoro”, sottolinea Bellon.

Poi l’azionario europeo: presenta valutazioni attraenti rispetto a quelle USA e beneficerà anche dal ritorno di fiducia nel settore bancario che, dopo gli stress test, tornerà a sostenere le imprese le quali potranno contare soprattutto sulle esportazioni grazie all’euro debole. Non solo. “Molti grandi investitori americani - prosegue Bellon  - sono usciti negli scorsi mesi dalle azioni europee: per questo non vediamo un potenziale vendita in questa asset class, ma anzi prevediamo un loro ritorno, senza contare che il più grande fondo pensione giapponese prevede di aumentare la propria esposizione verso asset class internazionali”. L’ultimo tema di investimento, infine, sono le obbligazioni dei paesi emergenti che “presentano bilanci in miglioramento e tassi ufficiali reali positivi rispetto ai paesi sviluppati”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?