La fine dell’anno solare rappresenta un fondamentale spartiacque per la fiscalità, in particolare per gli investitori. Da questo punto di vista non tutti i prodotti sono uguali, come spiega Nevia Gregorini, responsabile public distribution di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking. “Il trattamento fiscale dei certificate e dei derivati - spiega Gregorini - considerati redditi diversi di natura finanziaria, a differenza di altre classi di investimento quali fondi ed ETF, permettono di utilizzare le eventuali plusvalenze per compensare perdite pregresse provenienti da altri investimenti.”

 

 

Ciò significa che, se un investitore è in possesso di minusvalenze, vendendo un prodotto finanziario efficiente da un punto di vista fiscale, che genera cioè “reddito diverso”, potrà far rientrare la plusvalenza nel processo di compensazione, evitando così ogni tipo di pagamento sul capital gain. Il prodotto venduto per procedere alla compensazione della minusvalenza potrà poi essere riacquistato e reinserito in portafoglio successivamente.

 

 

Due sono le precisazioni utili da un punto di vista pratico. La prima è che le minusvalenze possono essere compensate entro quattro anni. Stanno dunque per “scadere” quelle maturate nel 2012. La seconda precisazione riguarda le tempistiche. Tre sono i giorni lavorativi con mercati finanziari aperti necessari per la finalizzazione dell’intera procedura di compensazione. Se entrambe le precisazioni interessano il vostro profilo di investirore, questo è il momento di agire.