Il patrimonio dei fondi aperti di diritto italiano ed estero è sceso dell’1,7% a ottobre (ultimo mese analizzato), collocandosi intorno ai 1.070,3 miliardi di euro (-18,1 miliardi), secondo quanto ufficializzato oggi dall'ABI, l'associazione delle banche italiane (in foto il presidente Antonio Patuelli).

Tale patrimonio era composto per il 21,8% da fondi di diritto italiano e per il restante 78,2% da fondi di diritto estero. Rispetto a ottobre 2022, il patrimonio è sceso dello 0,2% in seguito all’aumento di 37,6 miliardi di fondi azionari, 18,1 miliardi di fondi azionari, di 18,6 di quelli obbligazionari e 0,3 miliardi di fondi monetari a cui è corrisposto un calo di 23,6 miliardi di fondi flessibili, 14,8 miliardi di fondi bilanciati e 563 milioni di fondi hedge.

Riguardo alla composizione del patrimonio per tipologia di fondi si rileva come, nell’ultimo anno, la quota dei fondi azionari sia passata dal 30,5% al 32,3%, quella dei fondi obbligazionari dal 33,4% al 35,2%, quella dei fondi flessibili dal 18,7% al 16,5%, quella dei fondi bilanciati dal 13,2% all’11,9% e quella dei fondi hedge dallo 0,2% allo 0,1%. La quota dei fondi monetari è rimasta al 4,0%.

Secondo le prime stime del SI-ABI a novembre2023 la raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia - rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in c/c, depositi con durata prestabilita al netto di quelli connessi con operazioni di cessioni di crediti, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine; i depositi sono al netto delle operazioni con controparti centrali) e dalle obbligazioni (al netto di quelle riacquistate da banche) – era pari a 1.981 miliardi di euro in calo del 2,0% rispetto ad un anno prima (-2,8% a ottobre).