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Ethenea, è il momento di puntare sull'azionario

10/29/2014

Arnoldo Valsangiacomo, membro del consiglio di amministrazione di ETHENEA Independent Investors S.A. e gestore di portafoglio degli Ethna Funds, spiega i motivi per cui preferire l'equity


“Dopo la mancata escalation dei disordini geopolitici, abbiamo sfruttato l’elevata volatilità del mercato per incrementare la nostra esposizione azionaria di quasi il 9%, portandola a quota 28,4% alla fine del mese di settembre. I mercati dovrebbero essere sostenuti in particolare dalle ulteriori misure di allentamento monetario della BCE, alla luce degli attuali dati macroeconomici”, Arnoldo Valsangiacomo, membro del consiglio di amministrazione di ETHENEA Independent Investors S.A. e gestore di portafoglio degli Ethna Funds, spiega così il nuovo posizionamento del fondo bilanciato Ethna-AKTIV E.

 

A livello settoriale – prosegue Arnoldo Valsangiacomo – abbiamo posto l’enfasi sul comparto bancario, che dovrebbe essere il principale beneficiario di ulteriori interventi. Abbiamo effettuato acquisti aggiuntivi anche nel settore delle telecomunicazioni. Soprattutto negli USA, il crescente consolidamento e le voci relative a potenziali acquisizioni sosterranno le quotazioni. Lo scorso mese, la debolezza della domanda a livello globale e l’ulteriore aumento della produzione negli Stati Uniti hanno messo sotto pressione il prezzo del petrolio. Di conseguenza, abbiamo continuato a ridurre l’esposizione al settore petrolifero. Il settore farmaceutico, il cui andamento è stabile, rimane un investimento core ed è stato ulteriormente incrementato. La combinazione tra business model solidi, valutazioni relativamente interessanti e altre potenziali acquisizioni ci sembra allettante. 

 

La crescente divergenza tra le politiche monetarie della Fed e della BCE conferma la nostra previsione relativa a un ulteriore apprezzamento dell’USD nei confronti dell’EUR. Di conseguenza, non abbiamo modificato la nostra esposizione, sebbene a fine mese la componente sia aumentata al 25,1% in virtù dei guadagni generati. Per non amplificare gli effetti della volatilità delle valute sull’intero portafoglio, abbiamo inoltre ridimensionato la posizione in dollari australiani, effettuando prese di beneficio sugli investimenti valutari e obbligazionari. 

 

Il rating medio del fondo è rimasto invariato tra A e A+, mentre rispetto al mese precedente la componente obbligazionaria è stata ridotta complessivamente del 2,5%. In particolare, sono state chiuse le posizioni in titoli con rating non-investment grade mediante prese di beneficio, per mantenere bassa la volatilità complessiva alla luce dell’esposizione azionaria più elevata. La duration modificata è stata leggermente ridotta attraverso futures su Treasury e a fine mese si attestava a 4,12. In realtà, ciò è avvenuto solo in chiave tattica, poiché il nostro scenario macroeconomico, secondo cui i tassi rimarranno bassi a lungo sia in Europa che negli USA, rimane invariato.

 

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