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PIMCO, sei rischi estremi da monitorare sul lungo periodo

6/5/2015 | Redazione Advisor

Al Secular Forum di maggio i gestori e analisti della casa di Newport Beach si sono riuniti per valutare il panorama economico


Vi sono sufficienti ragioni che inducono a un cauto ottimismo sulle prospettive per l’economia globale. Questa è una delle conclusioni distillate durante il Secular Forum di maggio, dove i professionisti dell’investimento di PIMCO si sono riuniti per esaminare e valutare il panorama economico, dei mercati finanziari, delle politiche economiche e delle dinamiche geopolitiche a livello globale, con l'obiettivo di sviluppare un framework che la casa di investimento di Newport Beach possa utilizzare nei prossimi tre - cinque anni per orientarsi nei mercati globali ed investire prudentemente per conto dei clienti.

Di seguito sei rischi estremi nel lungo periodo, individuati da PIMCO.

1) Alla luce dei tassi modesti di crescita tendenziale e d’inflazione, dei bassi tassi ufficiali, dei bilanci pubblici in aumento e del debito pubblico elevato, se nei prossimi cinque anni l’economia globale dovesse scivolare in recessione, pochi paesi disporrebbero del margine di manovra necessario per adottare una politica espansiva.

2) Il sistema bancario globale, soggetto a una maggiore regolamentazione e caratterizzato da una più solida patrimonializzazione, riserva una quota ridotta del suo bilancio al market making, con conseguenti flash crash, vuoti d’aria e volatilità.

3) Il passaggio dalla scarsità all’abbondanza di energia crea vincitori e perdenti e ha un effetto netto positivo sulla domanda globale solo se l’aumento dei consumi dei vincitori compensa il taglio dei consumi e della spesa per investimenti dei perdenti.

4) Finora i mercati hanno reagito ordinatamente ai conflitti geopolitici, ma attualmente il “rischio di disastro” è in una certa misura scontato dalle attività finanziarie ed è fonte di volatilità e di rischio per le quotazioni azionarie e per gli spread creditizi, mentre aumenta il potenziale di rialzo dei prezzi dei titoli di Stato americani e dei Bund.

5) Scenari estremi positivi e negativi per l’inflazione globale sono entrambi possibili; nell’orizzonte di 5 anni un’impennata dell’inflazione oltre i target delle banche centrali è più probabile di quanto si possa pensare.

6)Un trend si definisce nascente per un motivo – esiste il rischio che non si sviluppi – e vi è un rischio anche per il nostro scenario di riferimento ottimistico, che prevede politiche economiche più efficaci nelle principali economie emergenti e sviluppate e la possibilità di futuri cambiamenti significativi della politica economica statunitense nel nostro orizzonte di lungo periodo. Permane il rischio estremo di polarizzazione politica nell’Eurozona e/o di uscita del Regno Unito dall’Unione europea. In Cina, le riforme in programma sono ambiziose ma il successo non è assicurato e, in particolare, la liberalizzazione del conto capitale sarà un obiettivo difficile da raggiungere nell’orizzonte temporale annunciato

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