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Carmignac: la forza dell'euro trascina i portafogli

5/17/2017 | matteo.zorzoli

Portafogli denominati in euro e occhi puntati sul debito sovrano emergente sono alcuni dei temi analizzati nel webinar di oggi con Sandra Crowl


Portafogli denominati in euro e occhi puntati sul debito emergente governativo, ecco i temi emersi nel corso dell’ultimo webinar di Carmignac in cui Sandra Crowl (nella foto), membro del Comitato Investimenti della società, ha illustrato come posizionare i portafogli per cogliere al meglio le opportunità derivanti dall'attuale fase di reflazione.

 

Nel Vecchio Continente, a differenza degli USA ancora in una fase iniziale del ciclo, l’attività economica è in costante miglioramento con un sentiment economico in rialzo che fa supporre una crescita durevole del PIL. La maggiore stabilità a livello politico post-elezioni francesi e la riduzione del rischio deflazione completano uno scenario positivo per gli investimenti. Il rischio più rilevante, d’altra parte, è rappresentato oggi dai tassi sovrani in vista di una possibile riduzione del QE da parte della BCE.

 

Nei Paesi emergenti la ripresa risulta ben visibile nel settore industriale e in quello dei consumi anche se le dinamiche inflazionistiche risultano complessivamente inferiori a quelle dei Paesi sviluppati. Sono comunque diversi i fattori a sostegno degli investimenti. Tra di essi spiccano: un saldo delle partite correnti in miglioramento, una ripresa delle più importanti valute e un minor rischio percepito sul debito sovrano. Attenzione, tuttavia, a: 1) un possibile rallentamento dell’attività economica cinese e un minor sostegno della Cina alla domanda estera cinese a causa della politica monetaria più restrittiva (due rialzi dei tassi a breve nel 2017) attuata dalla PBoC e della riduzione dello stimolo fiscale in corso; 2) un eventuale raffreddamento delle dinamiche di crescita negli USA per la mancata attuazione delle politiche reflazionistiche da parte dell’amministrazione Trump; 3) un rialzo del dollaro americano.

 

Come posizionare, dunque, i propri portafogli in questo contesto? In Europa la crescita degli utili finalmente positiva (+15% secondo Carmignac) e le valutazioni decisamente a sconto rispetto a quelle statunitensi delineano uno scenario interessante per l'equity, a patto di saper valutare correttamente la rotazione tra ciclici e difensivi. Particolarmente interessanti risultano le società finanziarie, che grazie ad un irripidimento della curva dei tassi sovrani hanno visto una crescita dei margini, e quelle legate alle infrastrutture e all’energia. ok anche per i titoli tecnologici e quelli connessi all’e-commerce.

"Prudenza", invece è la parola d’ordine per le obbligazioni. In vista di un possibile rialzo dell’inflazione nei Paesi sviluppati, Carmignac indica un posizionamento a duration zero o negativa in particolare per l’Europa.

 

Una posizione strutturale in portafoglio è assegnata al debito sovrano emergente che presenta rendimenti comparativi interessanti e fondamentali in miglioramento. Prudenza sul segmento del credito che presenta oggi rendimenti inferiori e leva più elevata rispetto al 2008. A livello valutario, Crowl segnala, infine, l’importanza di detenere un portafoglio investito in euro.

 

Prevale, infatti, l’ottimismo sulla valuta del Vecchio Continente grazie al graduale aumento dei flussi di investimento verso l’Europa e alla domanda strutturale di euro riconducibile all’avanzo commerciale che caratterizza l’economia europea.

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