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Carmignac, nessuna bolla sul tech

7/10/2017 | Marcella Persola

Ad affermarlo è David Older (nella foto), responsabile azionario di Carmignac che nella sua ultima nota evidenzia come...


Il settore tech è risultato uno dei principali beneficiari dello scenario di scarsa crescita degli ultimi anni. Ad affermarlo è David Older (nella foto), responsabile azionario di Carmignac che nella sua ultima nota evidenzia come "I titoli tecnologici orientati alla crescita si scambiano con un premio rispetto ai multipli relativi agli utili. Tuttavia, con uno scenario caratterizzato da una crescita globale relativamente bassa e da modelli di business dirompenti, riteniamo che queste valutazioni siano giustificate".

 

E nonostante la contrazione recente sono lontani i timori di una bolla. "Oggi non vediamo rischi di bolla del settore tecnologico sui mercati, come invece accadde nel 2000. Attualmente, i maggiori player del tech sono piattaforme con “iperscala” globale, caratterizzate da una forte crescita. Inoltre le società generano saldi di cassa elevati, che permettono loro di investire massicciamente nella crescita organica futura o attraverso acquisizioni. Per quanto riguarda le valutazioni, considerando gli indici price/earnings to growth (PEG), il settore IT resta piuttosto attraente" continua Older.

 

Cosa aspettarsi quindi dal settore? Per Older ci sarà un consolidamento dell'industria. "Un contesto fiscale e regolamentare di supporto, unito a un’economia globale in crescita, agirà probabilmente da catalizzatore per operazioni di M&A su larga scala. Ora che i funzionari incaricati degli aspetti regolamentari dell’amministrazione Trump si sono insediati al Dipartimento di Giustizia (DoJ) e alla Federal Communication Commission (FCC), prevediamo che l’acquisizione di Time Warner da parte di AT&T possa essere approvata, portando a ulteriori fusioni, come quella molto attesa tra Sprint e T-Mobile, rispettivamente al terzo e quarto posto della classifica statunitense del settore wireless. Prevediamo che a queste operazioni ne seguiranno altre. La nostra esposizione nel comparto tech è stabile dall’inizio dell’anno. I nostri investimenti nei giganti del Web (in parte su Facebook, Amazon, Tencent, mentre stiamo uscendo da Microsoft) hanno generato rendimenti positivi e stiamo investendo in nuove società. All’inizio dell’anno abbiamo aperto posizioni su ASML e NVIDIA, che riteniamo essere le società meglio posizionate per capitalizzare sulla base dei trend in rapida crescita nel segmento dell’edge computing. Abbiamo aperto anche posizioni nella piattaforma di gioco Activision, con l’obiettivo di capitalizzare sul crescente interesse globale nel settore e-sport" continua il responsabile azionario del gruppo.

 

Quindi quale approccio? "Gli investitori devono essere selettivi in questo caso, poiché il minimo segno di rallentamento della crescita può sfociare in una netta diminuzione delle valutazioni. Preferiamo aziende di software che utilizzano la tecnologia cloud, come ServiceNow (NOW), caratterizzate da esecuzione costante rispetto a un mercato di riferimento globale immenso, e che possono essere obiettivi di acquisizioni da parte di operatori solidi del settore che mirano a rinforzare la propria esposizione al cloud aziendale (GOOG, ORCL, CRM, MSFT)" suggerisce e conclude l'esperto di Carmignac.

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