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Portafogli: investitori preferiscono l'area euro ed emergenti

6/1/2017 | Marcella Persola

E' questo quanto emerge dal consueto sondaggio condotto da Reuters che ha coinvolto i 10 primari asset manager attivi in Italia, dal quale emerge che


Cresce il peso di azioni e obbligazioni in portafoglio, con una preferenza per l'area euro ed emergenti. E' questo quanto emerge dal consueto sondaggio condotto da Reuters coinvolgendo i 10 primari asset manager attivi in Italia.

Secondo l'indagine, l'azionario sale al 45,5% di un portafoglio bilanciato globale a maggio, l'obbligazionario sfiora il 40% e la liquidità e l'immobiliare scendono rispettivamente all'8,5% e allo 0,3%.

"Il nostro posizionamento è ancora ‘risk-on’ ma abbiamo preso profitto rispetto agli acquisti di azioni che avevamo deciso a cavallo dei due turni di voto in Francia e ci siamo riportati in posizione neutrale", ha detto Andrea Conti, head of macro research di Eurizon Capital. "Dopo un periodo di notizie cosi sistematicamente positive e con una volatilità così contenuta, i mercati sono più esposti all’eventualità di picchi di volatilità. In questo caso cercheremo di sfruttare queste occasioni per accumulare nuove posizioni", ha aggiunto.

 

Le borse mondiali e quelle emergenti, espresse dai corrispondenti indici MSCI, hanno toccato nuovi massimi questo mese. "Presupposti di shock inflazionistici non ci sono, ma quando i mercati sono prezzati alla perfezione ci sono dei rischi", spiega ancora Conti.

 

Coerentemente con la direzione dei flussi mondiali rilevati da Bank of America Merrill Lynch, il sondaggio rivela una disaffezione per i bond "high yield" e per Wall Street, dove gli indici ai massimi sono esposti alle turbolenze politiche interne e a dati macro in chiaroscuro. Resta alta l'attenzione per l'azionario europeo e per i mercati emergenti in generale in un "contesto di crescita globale sincronizzata e senza inflazione che lascia tranquille le banche centrali", spiega Conti, e a cui si è aggiunto questo mese, per il Vecchio Continente, il ridimensionamento del rischio politico dopo il voto francese. Il portafoglio azionario che emerge dal sondaggio vede scendere il peso della borsa Usa di oltre il 2% a circa il 43% a fronte di un incremento di pari entità per i listini della zona euro, poco sopra il 32%. Balzo al 2,4% dallo 0,8% per le borse dell'Europa emergente.

 

Anche guardando avanti Matteo Germano di Pioneer Investments si aspetta che le borse europee restino "sostenute dal miglioramento degli utili delle aziende e da prospettive di crescita più robuste". Le valutazioni, secondo il global head of multi asset investments, "sono ancora benigne e a sconto rispetto al mercato Usa che, al momento, sembra più vulnerabile alle questioni politiche domestiche".

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