Crescono i timori sull'inflazione e di conseguenza paura e incertezza anche in relazione alla fine dello stimolo monetario. 

 David Eiswert, gestore del fondo T. Rowe Price Global Focused Growth Equity, T. Rowe Price: "L'anno scorso l'inflazione è rimasta stranamente al di sotto delle aspettative, consentendo alle Banche centrali di mantenere una politica monetaria accomodante. Ciò ha contribuito a ridurre la volatilità e ad aumentare gli “istinti animaleschi” degli investitori per la prima volta in quasi un decennio". 

Dato l'importanza di questo elemento sul sentiment degli investitori, gli esperti di T.Rowe Price, si concentrano da vicino anche sui fattori ingrado di generarla. 

E prosegue Eiswert:"Riconosciamo che c'è un effetto eco quando si parla di inflazione, ma questa risulta ovviamente da un confronto temporale puntuale che dipende dal livello base di un anno prima. Quel livello base era insolitamente basso nel primo trimestre del 2017, quando un'economia globale modesta e l'incertezza sulla politica degli Stati Uniti frenavano la spesa e gli investimenti". 

Altro importante rischio da considerare è quello di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina: "E' di certo un rischio da monitorare attentamente, in quanto comporterebbe un’iniezione di inflazione “negativa” nell’economia globale. A nostro avviso, è probabile che l'inflazione raggiunga il picco a metà del 2018 e si porti dietro una versione meno attraente di uno scenario “goldilocks”, con stabilità e crescita solida, ma senza le sorprese positive del 2017 e con maggiore volatilità. Tuttavia, questo è un contesto nel quale noi investitori azionari possiamo lavorare bene, mostrandoci attivi e agili di fronte a incertezza e volatilità" conclude l'esperto. 

T.Rowe Price sta continuando ad assumere un approccio più equilibrato, in quanto molte delle aree cicliche strutturalmente depresse (come asset finanziari e industriali) hanno rimbalzato in risposta alle crescenti aspettative di espansione globale. Nel frattempo, la tecnologia informatica e altri settori che sono stati chiari beneficiari all’interno del mercato sono diventati molto più affollati, il che rappresenta una sfida per determinati segmenti del mercato.

Confermano inoltre la fiducia sull’outlook di lungo periodo per le aziende che sono dalla parte giusta del cambiamento, restando tuttavia vigili sugli eventuali rischi che potrebbero far cambiare idea.