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Generali Investments, Banche centrali: verso rialzo dei tassi

7/31/2018 | Greta Bisello

Inghilterra e Stati Uniti spianano la strada per un ulteriore rialzo dei tassi, l'uno immediato l'altro a settembre, mentre la BCE ha archiviato l'estate senza sorprese


I rendimenti dei titoli di stato hanno subito un aumento sia nell'Eurozona che negli Stati Uniti. Da una parte i Bund decennali sono tornati ai livelli di inizio giugno (0,41%), mentre gli spread delle obbligazioni periferiche si sono leggermente allargati. Dall'altra i Treasuries a 10 anni sono saliti al 2,96%, lo spread transatlantico si è ampliato a 255 punti base (bps), vicino al massimo storico. Gli spread delle obbligazioni corporate si sono ridotti, mentre i titoli azionari hanno guadagnato l'1,6% nell'area euro (MSCI EMU) e lo 0,6% negli Stati Uniti (S&P). L'euro ha leggermente perso nei confronti del dollaro, chiudendo la settimana a 1,17.

 

Nell'analisi della settimana, Martin Wolburg, senior economist di Generali Investments evidenzia che: "Le notizie politiche dei giorni scorsi sono state generalmente favorevoli per i mercati. In seguito all’incontro tra il presidente della Commissione Europea Juncker e il presidente degli Stati Uniti Trump, le probabilità di una guerra commerciale sono diminuite. Le parti hanno infatti stabilito di risolvere le questioni relative ai dazi su acciaio e alluminio, di avviare negoziati con l’obiettivo di rimuovere quelli sui beni industriali, e di non imporne di ulteriori durante il periodo dei negoziati. Il rischio di una escalation tra questi due partner appare al momento scongiurato". 

 

Guardando invece al Regno Unito e alle non poche complicazioni del governo May con Brexit, l'esperto aggiunge: "A nostro avviso, lo scenario più probabile è quello di una soluzione di compromesso, che rimandi a negoziati futuri la discussione su tutti gli aspetti chiave".

 

In materia di Banche centrali, niente di nuovo sotto il sole della BCE dall'ultimo meeting.  In attesa di mercoledì per il meeting FOMC che spiani la strada verso un ulteriore rialzo previsto per settembre. La riunione della BoE invece, prevista per giovedì, si concluderà con tutta probabilità con un aumento del tasso chiave di 25 bps allo 0,75%, in risposta ad una crescita attesa dei salari che dovrebbe essere superiore rispetto a quella della produttività. Dal meeting della Bank of Japan, mercoledì e giovedì, ci si attende invece un aggiustamento dei propri strumenti politici per mitigare gli effetti collaterali negativi sulla redditività delle banche. 

 

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