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9/24/2018
Societe Generale Securities Services lancia D-View, una soluzione di analisi della distribuzione dei fondi dedicata agli asset manager.
Con la sua nuova soluzione di reporting e di analisi su misura, SGSS propone agli asset manager uno strumento innovativo di supporto alle decisioni, per le strategie di distribuzione dei fondi domiciliati in diversi paesi.
D-View consente agli asset manager di accedere a dashboard personalizzabili in base alle proprie specifiche esigenze e offre una visione consolidata dei dati di distribuzione dei fondi domiciliati in diversi paesi. Grazie a questo strumento di reporting e di analisi dettagliata dei dati relativi ai propri investitori, ai distributori e alla performance dei loro fondi nei vari mercati, gli asset manager possono adattare facilmente le proprie strategie di distribuzione.
La soluzione D-View sviluppata da SGSS è accessibile da SG Markets, la piattaforma di servizi online dedicata ai clienti di Global Banking & Investor Solutions. D-View consente agli asset manager di accedere facilmente a varie informazioni, fra cui in particolare: la raccolta netta, che può essere rapportata agli asset under management, la raccolta dettagliata per paese, per tipologia d’investitore, per tipo di fondo, per codice ISIN; il ranking dei primi 10 distributori di ogni fondo e i dati relativi agli ultimi cinque anni
“Con D-View, SGSS propone una soluzione di reporting e di analisi intelligente in grado di soddisfare le esigenze degli asset manager che vogliono ottimizzare la propria strategia di distribuzione” sottolinea Sarj Panesar, global head of business development, Asset Manager in SGSS. “Grazie alle nuove tecnologie, possiamo trasformare le informazioni dei nostri clienti e sfruttarle in maniera efficace per offrire soluzioni di analisi su misura”.
La nuova soluzione si basa sul “data lake” di SGSS, una tecnologia innovativa che archivia e aggrega le informazioni e i dati raccolti dai distributori. D-View integra oggi i dati dei fondi domiciliati in Lussemburgo, in Irlanda e in Germania, cui si aggiungeranno entro il 2019 quelli situati in Francia, Italia, Gran Bretagna e Svizzera. La soluzione copre già l’88% dei dati relativi ai fondi transfrontalieri.
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