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6/24/2019
“I mercati finanziari pongono grande enfasi sugli esiti binari, come: ‘La Fed abbasserà i tassi?’ o ancora ‘La guerra commerciale tra USA e Cina si risolverà?’”. Robert M. Almeida, portfolio manager e global investment strategist di MFS sottolinea come “molte tesi d'investimento a breve termine si basino sulla capacità di anticipare la risposta a questi quesiti”.
Tuttavia, “prevedere l'imprevedibile è, per definizione complicato, e con ogni probabilità i pronostici risulteranno corretti solo nel 50 percento dei casi. Suggeriamo quindi agli investitori di concentrarsi sui fondamentali, ossia i fattori più rilevanti per i risultati d'investimento a lungo termine. Personalmente ritengo che anziché tentare di indovinare se il costo del capitale di una determinata società si contrarrà di 25 punti base, sarebbe meglio esaminare attentamente gli aspetti che rendono unica quest'impresa: i suoi vantaggi competitivi, la sua capacità di generare free cash flow e la sua proprietà intellettuale.
“Gli analisti – continua - hanno costantemente previsto un contesto di tassi d'interesse in aumento ben prima che la svolta del ciclo dei tassi si verificasse a metà 2016. Ciò avalla la mia tesi secondo cui concentrarsi sui fondamentali societari, piuttosto che sulle variabili macroeconomiche, potrebbe risultare più proficuo per gli investitori che tentare di predire la traiettoria dei tassi d’interesse”.
“Con questo – conclude Almeida - non voglio dire che gli investitori dovrebbero ignorare le condizioni politiche ed economiche; dovrebbero semplicemente considerarle nella giusta prospettiva. I dati macro spesso inviano segnali fuorvianti, a maggior ragione oggi che l'economia mondiale è interessata dai cambiamenti strutturali dovuti alla digitalizzazione”.
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