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Vanguard: garantire le medesime regole nel mercato europeo

9/2/2020 | Sean Hagerty*

In un contesto sempre più incerto dal punto di vista finanziario, è importante dare ordine ai propri risparmi. Molte persone, tuttavia non sanno ancora come risparmiare per il futuro. L'amministratore delegato di Vanguard Europe, spiega ai risparmiatori come sia possibile migliorare la propria situazione finanziaria e in questo articolo evidenzia...


In un contesto sempre più incerto dal punto di vista finanziario, è importante dare ordine ai propri risparmi. Molte persone, tuttavia non sanno ancora come risparmiare per il futuro. In una serie di tre articoli, Sean Hagerty, amministratore delegato di Vanguard Europe, spiega ai risparmiatori come sia possibile migliorare la propria situazione finanziaria. Questo secondo articolo evidenzia come sia indispensabile avere le medesime regole all’interno dell’Unione europea.

"Attualmente, in molti Paesi europei, il collocamento dei prodotti d'investimento segue un modello di remunerazione commissionale. Le società di gestione spesso collocano i propri prodotti tramite terzi (intermediari come banche, consulenti e assicurazioni) e retrocedono a questi soggetti una commissione per la vendita".

"Questo modello ha tuttavia il grande svantaggio di dare origine a potenziali conflitti d'interesse. Ad esempio, il pagamento di commissioni agli intermediari può portare alla vendita di prodotti da parte di fornitori che sono disposti a retrocedere un importo più elevato, a scapito degli interessi degli investitori. Occorre considerare infatti che ogni euro che si paga in più per in termini di commissioni è un euro in meno di rendimento potenziale dell’investimento".

Uno dei principali vantaggi di una normativa comune sarebbe l’eliminazione dei potenziali conflitti d'interesse relativi ai modelli di vendita basati sulle commissioni. Oltre ad eliminare i conflitti di interesse tra intermediari e risparmiatori, ciò aumenterebbe anche la trasparenza dei costi e la concorrenza.

 

L'attuale regime MiFID II è un passo nella giusta direzione in quanto vieta il pagamento di commissioni a gestori discrezionali e consulenti finanziari indipendenti. Le commissioni ai consulenti finanziari non indipendenti e alle piattaforme di sola esecuzione sono però consentite se sono soddisfatte determinate condizioni. Una di queste condizioni è che l'intermediario possa dimostrare di utilizzare il pagamento delle commissioni per migliorare la qualità del servizio alla clientela. Questo può comunque portare a conflitti d'interesse.

 

"Questo tipo di conflitto potrà essere affrontato solo quando il pagamento di commissioni da parte dei fornitori di prodotti agli intermediari sarà completamente proibito in tutta l'Unione Europea, come è accaduto nel Regno Unito e nei Paesi Bassi. In questi paesi, a seguito del divieto della remunerazione commissionale, è stato osservato un significativo spostamento verso la vendita di prodotti che non hanno mai retrocesso provvigioni. Il divieto relativo alle commissioni crea una maggiore concorrenza sul mercato, che potrebbe portare a una maggiore scelta e costi inferiori per i consumatori".

 

Questo è il secondo di una serie di tre articoli dedicati al risparmio previdenziale. Il prossimo sarà pubblicato mercoledì 9 settembre

Per rileggere il primo contributo: Vanguard: come incoraggiare le persone a risparmiare per la propria pensione

 

 

*amministratore delegato di Vanguard Europe

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