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Mercati, importanti dati dagli USA la prossima settimana

4/9/2021 | Daniele Riosa

Scheurer (Allianz GI): “Per giovedì sono attesi diversi numeri rilevanti relativi agli Stati Uniti: vendite al dettaglio e produzione industriale”


“All’inizio della settimana l’attenzione degli investitori USA sarà catalizzata dall’inflazione dei prezzi al consumo (core) (martedì) e dalle esportazioni, in particolare dai prezzi all’importazione (mercoledì)”. Stefan Scheurer, global capital markets & thematic research di Allianz Global Investors, spiega che “per giovedì sono attesi diversi dati rilevanti relativi agli Stati Uniti: vendite al dettaglio e produzione industriale, oltre a due importanti indicatori anticipatori, l’Empire State Index e il Philly Fed Index, che probabilmente confermeranno lo slancio dell’economia americana. Venerdì l’indice (preliminare) della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan potrebbe ribadire la maggior fiducia dei consumatori USA nei confronti dell’economia”.

“Nell’area euro – continua l’esperto - è prevista la pubblicazione di un numero inferiore di dati. Gli unici degni di nota sono gli indici ZEW dell’Eurozona e della Germania (entrambi attesi per martedì) e la produzione industriale (mercoledì). Le statistiche sulla produzione industriale del Regno Unito saranno rese note lunedì”.

Più corposi i dati riguardanti l’Asia. “Martedì conosceremo i dati commerciali relativi alla Cina, che evidenzieranno ancora una volta l’importanza del Paese per gli scambi globali. Si prevede un netto aumento delle esportazioni, anche se i dati a/a potrebbero risultare un po’ distorti. Le importazioni potrebbero invece risentire della robustezza del renminbi e della ricostituzione delle scorte dopo il capodanno lunare. Venerdì saranno pubblicati i dati sull’attività di marzo e, soprattutto, il PIL relativo al primo trimestre 2021. Alla luce della solida attività di gennaio e febbraio e dell’ulteriore accelerazione evidenziata dai recenti indici PMI, non escludiamo sorprese positive”.

“Il rialzo di numerosi indicatori anticipatori e del sentiment – sottolinea il gestore - suggerisce che i tassi di crescita del PIL nel resto dell’anno potrebbero superare di gran lunga il potenziale. La ripresa dovrebbe quindi rimanere intatta. Tuttavia, i dati aggregati potrebbero nascondere qualche turbolenza. Tale ipotesi è confermata dagli indicatori tecnici, i quali segnalano che le azioni globali potrebbero risultare ipercomprate a seguito della recente ripresa, soprattutto negli Stati Uniti. Gli indicatori relativi al Giappone e ai mercati emergenti puntano a un contesto neutrale o di lieve ipervenduto. Di conseguenza, gli operatori del mercato USA hanno acquistato opzioni put a copertura delle proprie posizioni. Inoltre, la American Association of Individual Investors (AAII) ha riscontrato una diminuzione della percentuale di investitori ‘bullish’”.

“Ciononostante – conclude Scheurer - le posizioni aggregate evidenziano ancora un sovrappeso delle azioni e un sottopeso di obbligazioni e liquidità, anche se dall’inizio della pandemia oltre 1.000 miliardi di dollari USA sono detenuti in fondi del mercato monetario globale e nelle ultime 21 settimane la raccolta netta complessiva dei fondi azionari globali si è attestata attorno ai 560 miliardi di USD”.

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