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ASI crede nell'equity giapponese

7/29/2021 | Redazione Advisor

Per Kwok Chern-Yeh, Head of Japanese Equities di Aberdeen Standard Investments il Sol Levante è ricco di opportunità che gli investitori sottovalutano


La pandemia tiene lontano il pubblico internazionale dalle Olimpiadi di Tokyo, ma non deve scoraggiare gli investitori internazionali dalla ricerca di opportunità in Giappone, così sottolinea Kwok Chern-Yen, head of japanese equity di Aberdeen Standard Investments

 

"La capacità del Paese del Sol Levante di realizzare i Giochi quadriennali nonostante tali avversità incarna una caratteristica del Giappone moderno e che gli investitori farebbero bene a prendere in considerazione: la resilienza. I dati segnalano infatti che l’economia si sta riprendendo, l'attività manifatturiera sta recuperando e le imprese sembrano ben posizionate per cavalcare la ripartenza delle economie a livello globale".

 

Per l'esperto contrariamente alla percezione diffusa all'esterno, il Giappone offre una ricca fonte di opportunità d'investimento. Degli oltre 2.000 titoli del Topix, oltre il 40% non è coperto dagli analisti. Questo permette agli investitori attivi di scoprire il valore nascosto, specialmente tra le numerose piccole imprese meno conosciute. Un titolo giapponese su sette è salito del 500% o più nel decennio fino a settembre 2020, evidenziando come la performance aziendale non rifletta necessariamente la debolezza dell’economia domestica.

 

E guardando alle aree promettenti di crescita individua nella la trasformazione digitale, l'interconnettività e la tecnologia sanitaria le più interessanti.  "La spesa socio-assistenziale del Giappone sta aumentando in un momento in cui la sua popolazione attiva si sta riducendo. Ma le aziende innovative che producono dispositivi medici continuano a investire in R&D per mantenere il proprio vantaggio competitivo".

"Vediamo inoltre emergere un forte trend, spinto dalle politiche globali a sostegno della sostenibilità ambientale, che vede aumentare le aziende giapponesi specializzate nelle tecnologie volte a supportare la transizione verso l'energia verde. Tra queste si distingue Takuma, leader nella produzione di energia da biomassa e negli impianti di incenerimento dei rifiuti, i cui prodotti aiutano a ridurre le emissioni di biossido di carbonio; e Sanken Electric, che produce chip a risparmio energetico che riducono le emissioni di CO2 per gli elettrodomestici bianchi".

"Nel complesso, vediamo una prospettiva più brillante per le aziende giapponesi, in quanto beneficiarie della riapertura delle economie in tutto il mondo. Allo stesso tempo, gli investitori possono anticipare un rimbalzo della spesa interna man mano che le vaccinazioni procedono e l'economia giapponese torna alla normalità" conclude il gestore .

 

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