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Credibilità, coerenza e ritorno alla solvibilità per le banche europee

10/6/2021

S&P Global Ratings osserva una chiara intenzione tra i policymaker a spostarsi dal bail-out al bail-in tuttavia, l’Europa ha ancora molto da fare per perfezionare la solvibilità degli istituti


S&P Global Ratings continua a riscontrare una chiara intenzione tra i policymaker a spostarsi dal bail-out al bail-in e ciò continua a orientare lo scenario base per le banche commerciali europee. Tuttavia, l’Europa ha ancora molto da fare per perfezionare la solvibilità delle banche, rendendo la prospettiva di risoluzione più credibile.

 

Per le banche, il tema della solvibilità va visto in maniera articolata, e non come un'alternativa secca (solvibile/non solvibile) Tuttavia, gli analisti di S&P Global Ratings ricordano che entro il 2022 nel Regno Unito e alla fine del 2023 nell'Unione europea, i regolatori si aspettano che le banche si siano rese sostanzialmente solvibili. In pratica, questo significa rispettare le scadenze intermedie e finali per costruire riserve di bail-in e per gestire altri importanti ostacoli operativi alla risoluzione delle problematiche, sia in fase di esecuzione, sia in ristrutturazioni del business successive. In tale contesto, continuando a trarre vantaggio da mercati dei capitali altamente accomodanti, alcune banche europee hanno emesso per la prima volta debito non privilegiato senior (SNP), alcune hanno rinnovato il loro già considerevole stock di requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL), e altre ancora cercano di raggiungere obiettivi molteplici emettendo strumenti "green" o comunque legati alla sostenibilità. L’aumento delle riserve di bail-in subordinate delle banche europee continuerà a sostenere i rating, finché la strategia di risoluzione sarà in grado di evitare un’insolvenza su tutte le passività senior.

 

Fatta eccezione per una breve pausa nell'aprile 2020 e picchi di breve durata nella volatilità del mercato, le banche europee beneficiano ormai da tempo di un forte appetito del mercato per il debito con un rendimento positivo, della garanzia riguardo al rifinanziamento e alla liquidità che le operazioni di rifinanziamento al lungo termine (TLTRO) della Bce hanno fornito, e della solida istituzione di una nuova classe di obbligazioni non garantite denominate Senior Non Preferred Bond (SNP), la cui prima emissione risale al 2017 da part delle banche francesi. Da allora l'aumento dei volumi di emissione da parte di un numero crescente di banche europee e delle principali banche canadesi hanno reso il debito SNP un'importante asset class a sé stante.

 

Da parte loro, i policymakers dell'Unione europea stanno sviluppando proposte concrete per migliorare la struttura di risoluzione delle banche. Si tratta di un'evoluzione, non di una rivoluzione, ma c'è un consenso diffuso che il contesto deve essere più prevedibile e coerente nella sua applicazione. Per essere efficace, il quadro dovrebbe garantire che le banche di tutte le forme e dimensioni possano essere gestite in modo efficiente se falliscono, senza ricorrere a salvataggi e senza danneggiare la stabilità finanziaria. In concreto ciò significa che, anche se la Commissione europea pubblicherà una proposta politica nella primavera del 2022, il quadro di gestione delle crisi in ambito Ue rimarrà in trasformazione e incompleto ancora per qualche anno.

 

Questa iniziativa va anche al cuore della seconda sfida per i politici: convincere gli investitori che la risoluzione è disponibile come un'opzione regolamentare credibile, e che le autorità continueranno a perseguirla quando dovesse fallire una grande banca. Le opinioni di mercato su questo rimangono divise e, poiché dal 2017 non è più fallita nessuna importante banca europea, è improbabile che siano cambiate molto nell'ultimo anno. Tuttavia, se guardiamo avanti nei prossimi due anni, S&P si attende che la revisione in corso del quadro di gestione delle crisi dell’UE porti a una maggiore coerenza e credibilità, anche se potrebbe un effetto limitato sui rating delle banche europee.

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