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I rischi del sistema finanziario secondo la Fed

11/22/2021

Oltre all’inflazione la Banca centrale Usa richiama l’attenzione sul tema degli stablecoin e sulla fragilità del real estate in Cina. L’analisi di NS Partners


Quali sono i principali rischi del sistema finanziario secondo i principali operatori del mercato?  Nel Financial Stability Report della Federal Reserve, pubblicato questo mese, oltre ai timori che i livelli di inflazione, che si trovano ai massimi dal 2008, possano mantenersi elevati per un periodo di tempo più lungo del previsto, la Fed richiama all’attenzione altri due elementi.  Li analizza Giacomo Calef, country manager di NS Partners

 

“Il primo riguarda l’emergere delle stablecoin, ovvero le valute digitali ancorate ad asset relativamente stabili, come ad esempio il dollaro statunitense, che vengono utilizzate per lo scambio di criptovalute” speiga Calef. Il mercato vale attualmente circa 130 miliardi di dollari e secondo la Banca centrale urge un’apposita regolamentazione per contrastare il riciclaggio di denaro”.

 

Il secondo tema di rilevante importanza attiene alla fragilità del Real Estate in Cina ed ai possibili effetti spillover sugli Stati Uniti. “Evergrande, che sta ritardando il pagamento dei propri debiti, nell’industria dell’immobiliare cinese rappresenta il più grande emittente di bond High Yield denominati in dollari” evidenzia Calef. “Stando ai dati del primo semestre 2021, Evergrande detiene il 19% del totale, per un valore di 19,24 miliardi di dollari. Inoltre, ci sono altri player dell’immobiliare cinese che stanno soffrendo una crisi di solvibilità. Ad esempio il titolo azionario di Kaisa Group, un altro importante player nel settore, è crollato del 70% quest’anno, con 400 milioni di dollari di debiti da ripagare entro dicembre ed un complessivo di 3 miliardi in scadenza nel 2022”. 

 

Dunque, prosegue Calef, “vi sono diversi fattori di rischio a cui porre attenzione e, come accaduto per settembre, quando le correzioni di mercato si verificano l’impatto può risultare significativo: si veda ad esempio l’indice S&P 500, che solo nel mese di settembre aveva ceduto quasi 5 punti percentuali. Ma, in questo contesto, anche il comparto obbligazionario è in sofferenza. L’indice Barclays Global Investment Grade (in euro, a cambio coperto), che rappresenta su base globale l’obbligazionario ad alto grado di solvibilità, da inizio anno perde circa il 2%. Pertanto” conclude il manager, “per migliorare la diversificazione di un portafoglio, riteniamo che il focus debba spostarsi maggiormente sulle strategie attive, affidandosi a gestori specializzati in grado di controllare i livelli di volatilità nelle varie fasi di mercato e di produrre un rendimento positivo”.

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