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Secular Outlook, la parola d’ordine è resilienza

6/30/2022

In un contesto caratterizzato da cicli economici più brevi, minore supporto delle banche centrali ai mercati finanziari, volatilità e deglobalizzazione, la ricerca di sicurezza e resilienza per i portafogli è prioritaria rispetto alla corsa ai rendimenti. La view di PIMCO


Cicli economici più brevi, minore supporto ai mercati finanziari da parte delle banche centrali dato il mutato scenario per l’inflazione, volatilità elevata, deglobalizzazione e mondo più frammentato. Sono alcune delle previsioni di PIMCO nel suo Secular Outlook 2022, che in tale contesto ritiene che la parola d’ordine per un corretto approccio agli investimenti in questa fase sia “resilienza” anziché “ricerca di rendimento”.

 

“Il mondo si sta frammentando” ha spiegato Andrew Balls, cio fixed income dell’asset manager statunitense nel corso di un webinar con la stampa internazionale. “La fratturazione era già in corso con l’ascesa della Cina al ruolo di primario soggetto economico e geopolitico e l’atteggiamento scettico nei suoi confronti da parte dei governi occidentali. La guerra in Ucraina e le misure adottate per rispondervi stanno ampliando le fratture geopolitiche e potrebbero accelerare il passaggio da un mondo unipolare a uno bipolare o multipolare”.

 

Nel medio termine, su un orizzonte temporale di due anni Balls ritiene che i rischi di recessione rimarranno elevati, “ alla luce del maggior potenziale di turbolenze sul versante geopolitico, dell’inflazione ostinatamente alta che riduce il reddito reale disponibile delle famiglie e della determinazione delle banche centrali a concentrarsi prima di tutto sulla lotta all’inflazione, che in aggiunta al netto inasprimento delle condizioni finanziarie già osservato aumenta il rischio di incidenti finanziari. Inoltre, quando arriverà l’eventuale prossima recessione ci aspettiamo che la risposta monetaria e fiscale sarà più contenuta e ritardata in confronto alle ultime recessioni, quando l’inflazione non era una preoccupazione e i debiti pubblici e i bilanci delle banche centrali erano meno ingrossati”. Sebbene per molte ragioni PIMCO ritenga improbabile che la prossima recessione sarà profonda come quella del 2008 o un repentino stop come la crisi pandemica nel 2020, non esclude che potrebbe però essere più prolungata e/o la successiva ripresa potrebbe essere più fiacca per una risposta meno vigorosa da parte di banche centrali e governi.

 

In questo contesto il tema secolare secondo PIMCO si può sitentizzare in “Raggiungere la resilienza”. Prosegue infatti Balls: “In un mondo più diviso, crediamo che governi e imprese punteranno sempre più alla sicurezza e alla resilienza. Con il rischio di conflitto militare divenuto più reale dopo l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, molti governi – soprattutto in Europa ma anche altrove – hanno annunciato piani di aumento delle spese per la difesa e degli investimenti negli ambiti della sicurezza sia energetica che alimentare. Molte imprese si adoperano per sviluppare filiere produttive più resilienti attraverso la diversificazione globale, il ricollocamento degli impianti in aree più vicine al mercato domestico e in paesi amici. Iniziative di questo tipo erano già in corso a seguito delle tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina e dopo che la pandemia di Covid ha dimostrato la fragilità di catene del valore tortuose, ed è probabile che si intensificheranno dato il contesto geopolitico di maggiore insicurezza. Inoltre, in risposta ai rischi legati al clima e alla crisi pandemica, la maggior parte dei governi e molte imprese hanno già incrementato le iniziative di mitigazione e adattamento al riscaldamento globale e quelle volte a migliorare la sicurezza sanitaria di cittadini e dipendenti”.

 

Venendo ai temi di investimento per il futuro, Balls evidenzia che “anziché fare la corsa ai rendimenti crediamo che nella costruzione dei portafogli gli investitori si adopereranno per ottenere allocazioni più robuste e rafforzare la resilienza a fronte di un contesto di maggiore incertezza per la volatilità macroeconomica e di mercato, nonché più incerto sul versante del sostegno da parte delle banche centrali. Da parte nostra, punteremo a potenziare la resilienza dei portafogli che gestiamo per conto dei clienti e a trarre benefici nelle fasi di volatilità dei mercati”.

 

“Le valutazioni di partenza – anche dopo la debolezza osservata sui mercati degli attivi nei recenti mesi – e le nostre previsioni di un contesto macroeconomico e di mercato più volatile inducono ad attese realistiche di rendimenti contenuti sui mercati degli attivi nell’orizzonte secolare” ha sottolineato Balls. “Ciò detto, i rendimenti degli indici di riferimento delle obbligazioni core si sono ripresi dai minimi dell’epoca Covid e nel nostro scenario di base riteniamo che i mercati a termine scontino già quello che verosimilmente sarà il valore massimo dei tassi ufficiali per i diversi paesi nell’orizzonte secolare, o valori prossimi ad esso”. PIMCO prevede quindi rendimenti positivi per la maggior parte degli indici di riferimento obbligazionari nell’orizzonte secolare e ritiene che gli investimenti in obbligazioni, a livelli di rendimento più elevato, dovrebbero svolgere un ruolo importante nel conferire resilienza in portafogli diversificati.

 

Per quanto riguarda le strategie di credito privato, possano essere un interessante complemento alle allocazioni nel credito sui mercati pubblici, benché si osservino degli eccessi in alcuni di questi spazi. La strategia di PIMCO è quella di privilegiare il credito societario di qualità superiore e di puntare a offrire liquidità, anziché domandarla, in periodi di tensione sui mercati del credito.

“A fronte di maggiori pressioni inflazionistiche, riteniamo che i titoli del Tesoro americano indicizzati all’inflazione (TIPS), le materie prime e investimenti globali selezionati indicizzati all’inflazione offrano una copertura di prezzo ragionevole. Anche l’immobiliare può fungere da copertura dall’inflazione soprattutto nei segmenti del multifamiliare e del self-storage, in cui le locazioni sono in genere di durata inferiore all’anno.

 

Quanto ai mercati azionari, secondo Balls offriranno in prospettiva minori rendimenti per gli investitori rispetto a quelli del periodo successivo alla crisi finanziaria globale “e questo avvalora la nostra focalizzazione sulla qualità e l’importanza di un’attenta selezione”. Infine i mercati emergenti: in questa asset class si possono trovare valide opportunità ma va sottolineata l’importanza della selezione attiva, capace di distinguere i probabili vincitori dai perdenti in contesti d’investimento difficili.

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