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Mercati, i gestori vedono sempre più nero

7/19/2022

L’ultima edizione del sondaggio mensile condotto da BofA Securities rivela che gli investitori professionali sono più pessimisti rispetto al 2008 dopo il fallimento di Lehman Brothers


Secondo gli investitori professionali le prospettive per l’economia e per i mercati finanziari sono sempre più nere. E’ quanto rileva l’ultima edizione della Global Fund Manager Survey, il sondaggio mensile tra i fund manager condotto a livello globale da BofA Securities, secondo cui le aspettative di crescita globale e profitti aziendali sono crollate a un minimo storico, mentre i gestori alzano i livelli di liquidità nei portafogli ai massimi da oltre due decenni e riducono la loro esposizione agli asset rischiosi.

 

Condotto dall'8 al 15 luglio tra circa 300 investitori che supervisionano 800 miliardi di dollari di asset in gestione, il sondaggio ha rivelato un "terribile livello di pessimismo" superiore a quello registrato nella fase più acuta della crisi pandemica e nella crisi finanziaria globale nel 2008. Secondo la survey, il 58% degli intervistati ha dichiarato di avere un’esposizione al rischio inferiore al normale, mentre le allocazioni azionarie sono crollate ai livelli visti l’ultima volta all’indomani del fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Al contempo, gli investitori hanno aumentato la loro quota di liquidità a oltre il 6%, la percentuale più elevata dal lontano ottobre 2001.

I timori di una recessione sono aumentati ai livelli del maggio 2020, quando il mondo era in piena crisi da Covid, mentre il sentiment degli investitori rimane pesantemente "ribassista".

 

Secondo il sondaggio tre quarti dei gestori di fondi intervistati prevedono un calo dell'inflazione nei prossimi 12 mesi, ma il contesto attuale rimane "stagflazionistico", con un'inflazione elevata e un rallentamento della crescita alla base del sentiment.

 

Il trade più affollato nel mese di luglio è stato secondo i gestori il posizionamento lungo sul dollaro statunitense, seguito dal long su petrolio e commodity e gli investimenti in asset sostenibili.

 

La survey evidenzia infine che secondo gli investitori professionali il maggiore rischio per i mercati globali è rappresentato da un’inflazione elevata (per il 33% degli intervistati)  seguita da una recessione globale (per il 24%), mentre le banche centrali “falco” scendono dal primo al terzo posto e il conflitto tra Russia e Ucraina scende al quinto posto.

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