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Fondi attivi, vince il benchmark

9/23/2022

Nel primo semestre 2022 la maggior parte dei fondi europei gestiti attivamente ha sottoperformato il rispettivo indice di riferimento in quasi tutte le categorie. Lo SPIVA Europe Scorecard


Nel primo semestre 2022 la maggior parte dei fondi europei a gestione attiva ha sottoperformato il rispettivo benchmark di riferimento in quasi tutte le categorie. E’ quanto rileva l’ultima edizione dello SPIVA (S&P Indices Versus Active Funds) Europe Scorecard, che ogni sei mesi analizza la performance dei fondi azionari europei a gestione attiva rispetto alla performance degli indici di riferimento S&P DJI appropriati per la categoria, fornendo statistiche sui tassi di sovraperformance, sui tassi di sopravvivenza e sulla dispersione della performance dei fondi.

 

Entrando più nel dettaglio, a livello macroregionale, la sottoperformance del primo semestre 2022 si è discostata in maniera consistente tra i fondi paneuropei e quelli della zona euro. Mentre l'82% e l'84%, rispettivamente, dei fondi azionari paneuropei a gestione attiva denominati in sterline ed euro  hanno sottoperformato l'indice S&P Europe 350 nel primo semestre 2022, solo il 58% dei fondi dell'Eurozona ha sottoperformato l'indice S&P Eurozone BMI.

 

Tra i principali mercati regionali, a comportarsi meglio sono stati i fondi azionari sulla Germania, che hanno registrato il miglior (vale a dire il più basso) tasso di sottoperformance nel primo semestre, al 55%, seguito da vicino da tassi di sottoperformance del 57% e 58%, rispettivamente, nei fondi UK Small-Cap Equity e Eurozone Equity. La categoria delle large/mid cap del Regno Unito ha registrato il tasso di sottoperformance più elevato, con una performance inferiore del 96% rispetto all'S&P United Kingdom Large Mid Cap. La categoria relativamente piccola delle azioni polacche è stato l'unico segmento in cui la maggior parte dei fondi attivi ha sovraperformato nel primo semestre 2022.

Per quanto riguarda l’Italia, lo Scorecard rileva che nell’arco dei 12 mesi il 64% dei fondi azionari italiani gestiti attivamente ha sottoperformato l'indice S&P Italia BMI, percentuale che sale al 77% sui 10 anni.

 

S&P evidenzia che sebbene i tassi di sottoperformance del primo semestre 2022 siano stati superiori al 50% per la maggior parte delle categorie segnalate, ci sarebbero state molte opportunità per i gestori attivi di aggiungere valore, tramite un approccio top-down o bottom-up. Le opportunità per i gestori paneuropei top-down erano legate all’ampio range che separa i benchmark azionari regionali con le migliori e peggiori performance inclusi nello Scorecard,  e al contesto generale di elevata volatilità nelle azioni europee rispetto alla norma, ma le condizioni erano favorevoli anche per gli stock pickers, che utlizzano un approccio bottom-up: nel primo semestre 2022, la dispersione mensile media annualizzata nell'S&P Europe 350® era di 4 punti percentuali al di sopra della media del 2021 e di 6 punti percentuali al di sopra della media del 2010-2019.

 

In definitiva, come lo Scorecard SPIVA rileva spesso in tutte le aree geografiche, in tutte le categorie, i tassi di sottoperformance generalmente aumentano con l’allungamento del periodo di osservazione, evidenziando le difficoltà dei gestori attivi a sovraperformare nel lungo termine.

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