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Outlook 2023, sarà l’anno del reddito fisso?

12/19/2022 | Redazione Advisor

Meglio iniziare l’anno privilegiando l’obbligazionario di alta qualità, e rimanere sottopesati sull’equity: il contesto politico rimane ancora ostile, con il Quantitative Tightening poco favorevole alle azioni. La view di Generali Investments


Privilegiare il reddito fisso di alta qualità e sottopesare l’asset class azionaria, poichè il contesto politico rimane ancora ostile, con il Quantitative Tightening poco favorevole alle azioni. È questa in sintesi la view di Generali Investments sulle prospettive per gli investimenti nei prossimi mesi.

 

“Dal nuovo ordine mondiale emerge una guerra fredda che segna un cambio di regime – spiega  Vincent Chaigneau, head of research di Generali Investments – che probabilmente comporterà un mix di crescita/inflazione meno favorevole ed un ambiente economico e finanziario più volatile. Il cambiamento climatico esacerberà anche i problemi di migrazione e la competizione per le risorse naturali”.

 

Chaigneau avverte che la crescita economica è destinata a raffreddarsi ulteriormente, mentre la situazione inflazionistica rimane ancora troppo surriscaldata. “Mettiamo in guardia dall’ipotizzare la direzione del mercato basandosi sui cicli precedenti e dall’anticipare una svolta politica. Durante questo ciclo, la politica continua ad essere più vincolata. Il nostro scenario di base prevede una lieve recessione nell’area euro e una ancor più lieve negli Stati Uniti. I rischi rimangono orientati al ribasso: una stretta così brutale della politica monetaria e delle condizioni finanziarie raramente lascia indenni l'economia ed i mercati”.

 

Il 2022 è stato critico per la diversificazione dei portafogli, ma, prosegue l’analista, “ci aspettiamo che la correlazione tra obbligazioni e titoli diminuisca nel 2023, quando i rendimenti reali a lungo termine si stabilizzeranno o addirittura si ridurranno. Sebbene la volatilità dei tassi sia destinata a diminuire ulteriormente, ci chiediamo quanto a lungo questo possa supportare la ripresa degli asset rischiosi”.

 

Per quanto riguarda il posizionamento dei portafogli, “inizieremo l'anno con una preferenza per il reddito fisso di maggiore qualità, in particolare Treasuries USA, credito Investment Grade in euro, ed un approccio difensivo su azioni e credito High Yield” spiega Chaigneau. “La Fed Put – ovvero l’intervento della Fed in soccorso dei mercati attraverso misure di politica monetaria accomodante - mancherà nella prima parte dell’anno 2023, ma vediamo selezionati mercati emergenti come un buon target per investitori decisi a posizionarsi in anticipo, in vista di una svolta politica”.

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