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Un 2022 difficile per i gestori attivi azionari

4/12/2023

I fondi a gestione attiva sull’equity pan-europeo hanno registrato il più alto tasso di sottoperformance annuale rispetto al benchmark dal lancio dello SPIVA Europe Scorecard nel 2014


Il 2022 è stato un anno particolarmente complicato e difficile per gli asset manager attivi, che fanno sempre più fatica a tenere il passo con i rispettivi benchmark. E’ quanto rileva l’ultima edizione dello SPIVA (S&P Indices Versus Active Funds) Europe Scorecard, che analizza i dati di performance dei fondi attivi rispetto ai loro benchmark relativi all’anno passato, e che per la prima volta amplia l’universo dei fondi gestiti attivamente includendo le categorie del reddito fisso.

 

 Per il periodo che termina il 31 dicembre 2022, vediamo le principali evidenze relative alle differenti categorie rilevate dallo studio di S&P, partendo dalle categorie azionarie. Per quanto riguarda i fondi azionari europei, l'83% degli strumenti a gestione attiva denominati in euro ha sottoperformato l'S&P Europe 350 sui 12 mesi. Questa percentuale sale all'84% e al 76% su un orizzonte temporale di cinque e dieci anni. La percentuale dei fondi azionari statunitensi denominati in euro a gestione attiva che nel 2022 ha sottoperformato l'S&P 500 si è attestata al 67%. La percentuale sale al 94% e al 98% su un orizzonte temporale di cinque e dieci anni.

 

Passando all’azionario globale, nell’ultimo anno il 73% dei fondi denominati in euro a gestione attiva ha sottoperformato l'S&P Global 1200. Questa percentuale sale all'89% e al 93% rispettivamente su un periodo di cinque e dieci anni. Il 74% dei fondi azionari dei mercati emergenti gestiti attivamente e denominati in euro ha sottoperformato l'S&P/IFCI nel periodo di un anno, percentuale che sale all'84% e al 94% rispettivamente su un orizzonte temporale di cinque e dieci anni. Quanto infine al’azionario italiano, nel 2022, l'84% dei fondi attivi ha sottoperformato l'S&P Italy BMI. Su un orizzonte temporale di dieci anni, la percentuale si attesta al 75%.

 

Per quanto riguarda infine il reddito fisso, i fondi obbligazionari corporate e governativi europei hanno sovraperformato i loro omologhi high yield. Solo il 41% e il 23% dei fondi obbligazionari corporate e governativi denominati in euro hanno sottoperformato rispettivamente l'iBoxx Euro Corporates e l'iBoxx Euro Sovereigns.  Nel frattempo, il 72% dei fondi obbligazionari ad alto rendimento denominati in euro ha sottoperformato l'indice iBoxx Euro Liquid High Yield.

 

"È stato un anno difficile per i gestori attivi nell'azionario europeo, con la categoria Pan-European Equity che ha registrato il più alto tasso di sottoperformance annuale dall'inizio dello SPIVA Europe Scorecard nel 2014” commenta Anu Ganti, senior director, index investment strategy di S&P Dow Jones Indices. “I gestori del reddito fisso hanno avuto un anno migliore in termini relativi, con la maggioranza che ha sovraperformato in 5 delle 11 categorie sull'orizzonte di un anno.  In entrambe le asset class, tuttavia, i tassi di sottoperformance sono aumentati fino a raggiungere una media altrettanto elevata su un orizzonte di 10 anni."

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