Ad agosto migliora il sentiment degli investitori globali, il cui pessimismo scende ai minimi da febbraio 2022. È quanto rileva l’ultima edizione della "Global Fund Manager Survey" di Bank of America, che mensilmente analizza l’asset allocation e le aspettative di crescita economica degli investitori professionali.

 

Dal sondaggio emerge che gli investitori rimangono convinti che la crescita economica rallenterà nell’arco dei prossimi 12 mesi, ma le aspettative sono migliorate in maniera significativa: tre gestori su quattro si aspettano un atterraggio morbido (o addirittura nessun rallentamento) nella crescita globale, e la percentuale di gestori che prevedono una crescita più debole è scesa in maniera consistente, dal 60% di luglio al 45% di agosto.

 

A conferma del miglioramento delle aspettative, le allocazioni di liquidità sono scese al 4,8% dal 5,3% del mese scorso e il sottopeso nelle azioni si è ridotto al livello più basso dall'aprile 2022. Bank of America evidenzia che il posizionamento ribassista è stato un forte vento favorevole nella prima metà del 2023, ma nella seconda metà dell’anno le cose sono cambiate.

 

Per quanto riguarda le maggiori preoccupazioni, l’inflazione elevata e il conseguente approccio restrittivo da parte delle banche centrali rimane il primo timore degli investitori, segnalato dal 45% degli intervistati. Il rischio di un evento su credito è indicato solo dal 12% degli investitori, secondo i quali questo potrebbe essere generato nel comparto del real estate commerciale negli Stati Uniti o in Europa, o nelo sistema bancario ombra statunitense, o nel settore immobiliare cinese (il sondaggio è stato condotto prima del fallimento di Evergrande, ndr).

 

I trade più affollati sul mercato sono ancora il posizionamento lungo sulle Big Tech, seguito dalle posizioni corte sull’equity cinese e quelle lunghe sull’azionario giapponese.