Resta pesantemente negativa la raccolta mensile da gestioni patrimoniali istituzionali delle maggiori case di gestione in Italia.

 

Secondo il report di novembre di Assogestioni (l’ultimo disponibile), sarebbero pari a quasi 5 miliardi di euro i deflussi delle 30 sgr associate che ufficializzano i propri dati: gli asset manager in positivo sono saliti a dieci (erano otto nel mese precedente).

 

Le perdite più pesanti sono ancora una volta a carico dei colossi dell’industria: segnala 1.895 milioni di fuoriuscite Anima, seguita dai gruppi Generali (-1.620 milioni di euro) e Intesa (-1.491 milioni).

 

Sotto la soglia del miliardo di deflussi ma comunque in negativo Amundi (-663 milioni) e AXA Im (-165). Sotto i 100 milioni il gruppo Cassa Centrale Banca (-83, dai 6 milioni di raccolta di ottobre), Deutsche Bank (-42), UBS Am (-41), Morgan Stanley (-21), Bnp Paribas (-13), Iccrea (-12), Mediobanca (-11), Euregio Plus (-11, dagli 1,2 milioni di afflussi del mese precedente), Schroders (-9), Banca Finnat (-8), gruppo Banco Bpm (-3), Montepaschi (-2) e AcomeA (-1).

 

Tra i 10 asset manager che a novembre hanno raccolto masse dagli investitori istituzionali vi sono Consultivest (+100.000 euro), i gruppi Bper (+6 milioni) e Mediolanum (+8), Finanziaria Internazionale (+17, rispetto ai -77 di ottobre), Arca (+18), Credito Emiliano (+30) e Sella (+31, dai -10 del mese precedente).

 

Sul podio State Street Global Advisors (passato da -25 milioni di deflussi a +45 di raccolta) mentre si conferma tra i campioni del comparto il gruppo Allianz (145 milioni, così come erano stati 101 a ottobre), che aveva primeggiato nella precedente rilevazione.

 

Primatista del mese di novembre in tema di gestioni patrimoniali istituzionali è stato il gruppo Poste Italiane (in foto l’a.d. Matteo Del Fante) che da -27 milioni di deflussi dell’ultimo mese è passato alla migliore raccolta di novembre: +805 milioni di euro, lasciando a grande distanza le altre sgr.