Gli attriti tra il management di PIMCO sembrano non essere finiti. Dopo il clamoroso addio dell’ex ceo Mohamed El - Erian a gennaio, il Wall Street Journal torna ad occuparsi delle beghe interne al principale gestore obbligazionario al mondo. Secondo il quotidiano finanziario americano, le tensioni tra gli executive non sarebbero affatto cessate, nonostante il fondatore Bill Gross (nella foto) e l’attuale ceo Douglas Hodge minimizzino gli scontri, tra ringraziamenti, elogi e calorose strette di mano offerte agli occhi del pubblico e dei dipendenti.

 

Ma dietro le quinte la tensione si taglia con il coltello. Tre mesi fa, riporta il quotidiano finanziario, un gruppo di executive avrebbe addirittura chiesto al re dei Bond di non rilasciare più dichiarazioni pubbliche, spesso contraddittorie, che diventano non di rado una fonte di divisione all'interno del board della società, controllata da Allianz  - ad esempio, il 7 luglio Gross ha dichiarato di aver offerto le proprie dimissione diverse volte negli scorsi mesi, salvo poi rimangiarsi la parola pochi giorni dopo. 

 

Ma a preoccupare gli executive non sarebbero tanto le esternazioni del fondatore, quanto i riscatti dei clienti, in particolare dal fondo Total Return gestito da Gross, che ha registrato a giugno il quattordicesimo mese consecutivo di deflussi, per un totale di 64 miliardi di dollari, che hanno fatto scendere il patrimonio in gestione a 225 miliardi di dollari. Ad occuparsi di PIMCO, infine, è stato di recente anche il Financial Times, che in una lunga analisi ha valutato i pro e contro di un'eventuale cessione dell'asset manager californiano da parte del colosso assicurativo tedesco. La saga, insomma, è destinata a continuare.