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1/5/2015 | Redazione Advisor
Il 2014 si prospettava inizialmente come un anno migliore rispetto ai precedenti. Dopo 6 anni in cui sono intervenute due importanti recessioni, il margine di recupero era ampio e, anche ipotizzando una “perdita permanente di output”, ci si aspettava un graduale ritorno ad un trend di crescita positivo, di circa 1,1%. La realtà, tuttavia, è stata molto diversa con un crescita pari appena allo 0,1%.
Perché l’Eurozona ha disatteso le aspettative ottimistiche sul suo conto? I pessimisti sostengono che il problema è strutturale e che i supporti che fino ad ora hanno garantito una ripresa dell’economia non basteranno più.
La vera domanda è: l'Europa deluderà ancora? In un momento in cui “Giapponesizzazione” sta davvero diventando la parola più utilizzata per descrivere l’andamento dell’economia nell’Eurozona, è davvero giusto rassegnarsi ad uno scenario negativo? Cosa bisogna aspettarsi per il 2015? A queste domande rispondono Cyril Moulle-Berteaux e Sergei Parmenov, portfolio manager di Morgan Stanley IM: CLICCA QUI E SCOPRI IL FUTURO DEL VECCHIO CONTINENTE E LA RICETTA PER ORIENTARSI.
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