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Elezioni USA, non si ferma l'onda ESG

10/22/2020 | Lorenza Roma

Secondo MainStreet Partners, la crescita dell'ESG e della sostenibilità negli Stati Uniti non sarà condizionata dall'esito delle prossime elezioni americane


L'attuale amministrazione USA ha mostrato un atteggiamento diffidente nei confronti dei temi ESG, con un sostegno limitato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU e una continua spinta alla deregolamentazione, in particolare per quanto riguarda le considerazioni sul clima. Eppure la presidenza di Donald Trump ha coinciso con un aumento del patrimonio ESG in gestione negli Stati Uniti. Molti esperti sostengono che la crescita dell'ESG e della sostenibilità negli Stati Uniti dipenderà dall'esito delle prossime elezioni americane, ma Simone Gallo, managing director di MainStreet Partners, non è d'accordo.

 

"Anche se Trump dovesse vincere un secondo mandato, non pensiamo che l'interesse del pubblico per l'ESG diminuirà", spiega il manager. "Il mutamento di approccio, in atto a livello globale, riguardo alle questioni ESG non ha limiti geografici o politici. Le pressioni da parte degli asset owner, preoccupati per l'impatto a lungo termine di questioni come il cambiamento climatico e la disuguaglianza economica, continuerà a sostenere la spinta verso i prodotti d'investimento ESG. Gli asset manager stanno anche tenendo d'occhio l'imminente trasferimento di 30 mila miliardi di dollari di asset dai baby boomer ai millenial, i quali affermano di voler investire in conformità con i requisiti ESG.

 

Sebbene il sostegno da parte degli investitori rimarrà a prescindere dal risultato delle elezioni, la spinta delle politiche federali US sarà diversa a seconda di chi ricoprirà la carica di Presidente nei prossimi quattro anni: in caso di vittoria di Trump sarà difficile vedere nuove politiche pro-ESG durante il suo secondo mandato, mentre Biden darà un ulteriore slancio al già forte cambiamento ESG e potremo assistere a un'accelerazione dell'evoluzione del mercato degli investimenti ESG.

 

"Con la spinta di una presidenza Biden, assisteremmo a una maggiore pressione per standardizzare i requisiti di disclosure da parte di emittenti e asset manager", precisa Gallo. "Ci attendiamo anche maggiori requisiti di trasparenza per quanto riguarda l'impatto ambientale delle aziende pubbliche, dal momento che Biden ha introdotto un piano da 2.000 miliardi di dollari per affrontare il cambiamento climatico e impegnarsi ad ottenere emissioni zero attraverso la transizione green delle fonti energetiche, delle infrastrutture, dei trasporti, dell'agricoltura e altro ancora", aggiunge il manager che conclude dicendo "ci aspettiamo che un governo Biden rafforzi il contributo del paese agli SDG nel prossimo decennio, riaffermando la leadership degli Stati Uniti in questo campo. È probabile che Biden faccia rientrare il paese negli accordi di Parigi sul clima e rafforzi l'adesione ai principi guida dell'ONU in materia di imprese e diritti umani.

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