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Fondi, ecco i best performer dei primi nove mesi

11/3/2021 | Marcella Persola

Secondo Refinitiv nonostante l'aumento di volatilità ha reso alcuni mesi altalenanti, i risultati dell'industria europea del risparmio gestito sono stati positivi


Nonostante l'aumento di volatilità ha reso alcuni mesi altalenanti, i risultati dell'industria europea del risparmio gestito sono positivi da inizio anno. Questo è quanto emerge dalla fotografia sui primi nove mesi del 2021 realizzata da Refinitiv.

Nello specific,o così come evidenzia il report curato da Detlef Glow, head of EMEA Research a Refinitiv Lipper, i fondi comuni hanno goduto di afflussi pari a 337 miliardi, mentre gli ETF hanno registrato afflussi record di 126,9 miliardi di euro finora.

L'andamento generale dei flussi in Europa ha mostrato che gli investitori sono in modalità "risk-on", dato che i prodotti del mercato monetario sono stati l'unico tipo di attività con deflussi da un anno all'altro. Più in dettaglio, gli investitori hanno acquistato ulteriormente attività rischiose come i fondi a lungo termine (+557,0 miliardi di euro), a differenza dei prodotti del mercato monetario (-93,1 miliardi di euro). In linea generale, l'equity globale (+134,7 miliardi di euro) è stata l'asset class più collocata nei primi nove mesi del 2021. 

 

Più in dettaglio l'industria europea dei fondi ha avuto una raccolta netta complessiva stimata di 463,9 miliardi di euro fino ad oggi. La maggior parte di questi flussi (+337,0 miliardi di euro) sono stati investiti in fondi comuni, mentre gli ETF hanno registrato afflussi per 126,9 miliardi di euro nel corso dei primi nove mesi del 2021. Nonostante il fatto che la maggior parte dei flussi dei primi nove mesi del 2021 sia stata investita in fondi comuni, gli ETF sono sulla buona strada per raggiungere afflussi record nel 2021, dato che il dato ha già superato il massimo storico per i flussi annuali in ETF in Europa dal 2019, che si è attestato a 106,7 miliardi di euro.

 

Guardando più da vicino i fondi, i fondi azionari (+269,8 miliardi di euro) sono stati il tipo di attività con i maggiori afflussi netti stimati per il 2021. Seguono i fondi obbligazionari (+147,7 miliardi di euro), i fondi ad asset misti (+129,3 miliardi di euro), i fondi UCITS alternativi (+11,3 miliardi di euro), fondi di materie prime (+5,9 miliardi di euro) e fondi immobiliari (+0,9 miliardi di euro).

 

Guardando al patrimonio il report evidenza che l'AuM nell'industria europea dei fondi è aumentato da €13.0 tr (al 31 dicembre 2020) a €14,5 tr alla fine del 3° trimestre 2021. Mentre gli ETF detenevano €1,2 tr, ovvero l'8,41% del patrimonio gestito in Europa, la stragrande maggioranza (€13,3 tr, o 91,59%) era detenuta da fondi comuni.

 

A livello di società non sorprende che il colosso BlackRock (+72,1 miliardi di euro), sia al top della classifica nel corso dei primi nove mesi del 2021, davanti a Vanguard (+24,5 miliardi di euro), UBS (+24,5 miliardi di euro), Allianz (+18,6 miliardi di euro) e DWS Group (+17,2 miliardi di euro).

Bisogna però tenere presente che i deflussi dai prodotti del mercato monetario nel corso del 2021 hanno finora avuto un impatto significativo sui flussi e sulle posizioni in classifica dei principali promotori di fondi in Europa. Più in dettaglio, BlackRock ha registrato 15,4 miliardi di euro di deflussi dai prodotti del mercato monetario, mentre DWS Group (-5,8 miliardi di euro) e JPMorgan (-3,9 miliardi di euro) hanno anch'essi registrato deflussi nel corso dei primi tre trimestri del 2021.

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