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Equity, Real Estate e ESG: i tre pilastri di Aviva Investors

3/25/2022 | Daniele Riosa

Paolo Sarno, head of client solutions - Southern Europe, con un’intervista ad AdvisorOnline, rivela che “abbiamo due proposte sulla parte liquida che stiamo approntando per l’anno in corso. La prima è sulle obbligazioni convertibili”


"I Private Markets e l'ESG sono le componenti più apprezzate dai nostri clienti", Paolo Sarno, head of client solutions - Southern Europe di Aviva Investors, con un’intervista ad AdvisorOnline, presenta i settori sui quali punterà maggiormente la SGR nel 2022. In particolare, il comparto ESG rappresenta, per Sarno, una vera e propria questione di "credibilità". 

Come sta andando il business di Aviva Investors e quali sono le prospettive per il futuro?
“Il 2021 si è chiuso positivamente e per l’anno in corso abbiamo obiettivi ambiziosi. Lo scorso anno, il buon andamento dei mercati, ci ha aiutato e questo ci ha permesso di fare una buona raccolta sia sulla parte liquida sia su quella illiquida. E' un mercato fondamentale nella strategia di distribuzione paneuropea di Aviva Investors. Abbiamo ristrutturato la parte equity, con un focus sugli aspetti sostenibili e abbiamo messo in atto delle strategie sulle quali non avevamo un vantaggio competitivo concentrandoci su quello che sappiamo fare bene. Ovvero dove c’è molta richiesta di mercato tipicamente ESG”.

Qual è l'offerta di Aviva Investors e quali sono le migliori soluzioni per i clienti italiani?
“I clienti italiani vogliono una soluzione per far sì che possano beneficiare di un aumento dei tassi ad oggi sempre più probabile. Per questo vediamo opportunità sull’equity, anche se, siamo una casa di matrice assicurativa con gran parte delle masse investite nel reddito fisso. Inoltre, per chi può, c’è il grande tema del real estate, un settore che può salvare dall’aumento dell’inflazione. In generale, l’idea rimane quella di guardare a lungo termine”.

L’immobiliare è a rischio bolla?
“Quello che facciamo noi è abbastanza prudente. Abbiamo una parte del settore che si chiama Real Estate long income caratterizzato da contratti di locazione di un minimo di 15 anni che sono indicizzati all’inflazione e che permettono di non avere forti oscillazioni, anche perché il valore di questo investimento non è tanto dato dalla compravendita ma dagli affitti. E’ una sorta di bond. Comunque il real estete rimane un settore che offre numerose opportunità. Inoltre abbiamo due proposte sulla parte liquida che stiamo approntando per l’anno in corso”.

Quali?
“La prima è sulle obbligazioni convertibili. Si tratta di un’asset class che riesce a sfruttare un rialzo della parte equity mantenendo bassa la volatilità, , in parte perché il valore di questo investimento dipende meno dalla compravendita che dall'affitto. Finora questo prodotto è piaciuto sia agli investitori istituzionali sia ai consulenti che le inseriscono all’interno di asset allocation strategiche”. 

La seconda proposta?
“Per avere un po’ di rendimento con questi tassi, consigliamo di inserire in portafoglio del debito corporate dei mercati emergenti. È un’asset class che sta crescendo e offre rendimenti più alti di altre obbligazioni”.

Aviva sta puntando molto sull’ESG. Con quali obiettivi?
“Il tema ESG diventa sempre più una questione di credibilità. Abbiamo usato la nostra voce per guidare un cambiamento positivo da cinque decadi. Agire e investire responsabilmente è finanziariamente sensato e aiuta a creare un futuro sostenibile per tutti noi. Essendo in primis una SGR assicurativa, il cambiamento climatico ha un impatto diretto sul nostro business, visto che dobbiamo rimborsare chi è assicurato da eventi metereologici e non sempre più devastanti. In pratica non solo facciamo engagement sulle imprese nelle quali siamo investiti, ma abbiamo un team guidato da Steve Waygood, che cerca di influenzare le politiche di governi, delle ONG e di chi si occupa di regolamentare il settore. Per tornare sul lato prodotti, abbiamo diviso tutti gli SDGs in tre pilastri: clima, social e natural capital. Tutte strategie rigorosamente rispettose dell’articolo 8”.

E dal punto di vista delle emissioni zero vi siete dati una scadenza?
“Aviva Plc, l’anno scorso, ha annunciato pubblicamente un target ambizioso: essere net zero nel 2040. Noi, come SGR di questo gruppo, faremo di tutto per centrare l’obiettivo”.

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