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6/27/2014 | Alessandro Chiatto
Piove sul bagnato per Barclays. Per il gruppo britannico, dopo le note difficoltà in Europa, dove sta riducendo il proprio business, arrivano cattive notizie anche dagli Usa. Il procuratore dello Stato di New York, Eric Schneiderman, ha annunciato l'avvio di un'indagine sull'istituto, accusato di avere favorito il trading super-veloce, il cosiddetto high-frequency trading, all'interno della sua piattaforma finanziaria esterna ai circuiti regolamentati, a spese di altri clienti. Questo sistema di scambi, automatizzato e ultra-veloce, è di difficile monitoraggio ed è nel mirino delle autorità Usa dal 2010, quando il 6 maggio causò un crack-lampo a Wall Street.
Secondo l'accusa, la banca britannica avrebbe fornito vantaggi sistemici ai trader ad alta frequenza per attirarli sulla propria piattaforma. Un portavoce di Barclays ha dichiarato che l'istituto prende molto seriamente le accuse, al punto di aver avviato un'indagine interna.
Il titolo di Barclays in Borsa, appresa la notizia, ha reagito male, perdendo il 6,52%.
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