Tempo di lettura: 2min

Banche italiane: solide nonostante le incertezze

11/14/2023 | Marcella Persola

In settimana Fabi aveva annunciato la proiezione secondo la quale gli utili degli istituti sarebbero cresciuti del 70% a 43 miliardi. E uno studio di Scope Rating conferma che...


L'aumento dei tassi da parte della Bce ha spinto i risultati delle banche italiane che, a fine anno, potrebbero secondo una proiezione della Fabi, crescere del 70% rispetto ai 25 miliardi del 2022 attestandosi a 43 miliardi e 431 milioni.

La redditività non sembra quindi un problema, come dimostra il report sulle banche italiane di Scope Ratings intitolato Italian Bank Quarterly: growing resilience despite uncertainties redatto da Alessandro Boratti e Marco Troiano.

Lo studio evidenzia come la redditività delle banche italiane si è assestata su livelli elevati grazie agli ampi margini di interesse e ai bassi accantonamenti. I fondamentali finanziari sono solidi e le banche sono ben posizionate per far fronte a prospettive economiche più deboli e alle incertezze sulle dinamiche dei prestiti e dei depositi.

"I fondamentali finanziari delle banche italiane sono solidi come una roccia", ha dichiarato Alessandro Boratti di Scope per le banche italiane. "Come previsto, la redditività del terzo trimestre si è stabilizzata dopo aver raggiunto il picco nel secondo trimestre. Ma gli istituti di credito italiani sono fiduciosi di poter ripetere o addirittura battere i risultati del 2023 l'anno prossimo grazie all'aumento dei tassi, al rimbalzo delle commissioni, all'efficienza dei costi e alle basse perdite su crediti".

 

Anche se ci sono degli elementi più insidiosi da monitorare. Ad esempio, la concorrenza per i depositi potrebbe aumentare più del previsto nel 2024 tra le banche, anche a causa dei titoli di Stato che puntano agli investitori retail (BTP Valore). Anche le prospettive di prestito si stanno limitando a causa del calo della domanda di credito. Questo potrebbe avere un impatto sull'economia italiana, dove la crescita nel 2024 dipenderà anche dal complicato contesto geopolitico.

 

"L'aumento delle tensioni nel mercato dei titoli di Stato e la possibilità di una nuova tassa sugli extraprofitti sono ulteriori rischi al ribasso", ha aggiunto Boratti, "ma la qualità degli asset è stabile per ora. Anche se il miglioramento dei parametri di qualità del credito complessivo sta volgendo al termine, non vi sono ancora chiari segnali di deterioramento. Ciò è probabilmente dovuto alla resilienza delle imprese e delle famiglie, combinata con lo sfasamento temporale tra il rallentamento dell'economia reale e le insolvenze".

 

"La stabilità dei depositi negli ultimi due trimestri potrebbe indicare che i clienti più esperti hanno già spostato i loro soldi dai conti correnti. Detto questo, ci aspettiamo un maggiore abbandono dei depositi nel 2024, soprattutto se la BCE manterrà la sua politica sui tassi” concludono gli esperti di Scope Rating.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?