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Equita: Banca Mediolanum tra i best pick 2024

1/12/2024 | Marcella Persola

"Entrando nel 2024, confermiamo la nostra view neutrale sui mercati azionari, privilegiando l’esposizione verso titoli di qualità e mid-small caps" sottolinea Luigi de Bellis co-head Ufficio Studi


Nel 2023, l'economia italiana si è dimostrata più forte del previsto e più resiliente di molti Paesi europei, tuttavia, c'è una sensibile decelerazione rispetto al +3,7% di crescita del PIL reale registrato nel 2022 a causa dell'indebolimento del ciclo economico globale. Questo è quanto emerge dal report pubblicato da EQUITA e dedicato all'outlook su Italia e mercati e ai best picks 2024.

 

"La tenuta dell'Italia può essere attribuita principalmente alla diminuzione dei rischi energetici e ai consistenti risparmi delle famiglie. L'inizio del rallentamento dell'economia è diventato più evidente dopo l'estate, in quanto il ritardo nell'efficacia delle misure di sostegno ha iniziato a ripercuotersi sulle condizioni del mercato del credito" ha sottolineato Luigi de Bellis (nella foto) co-head Ufficio Studi Equita.

Il 2023 si chiude con un tono molto più positivo di quanto previsto all'inizio dell'anno: prevediamo per le aziende della nostra copertura (circa il 98% della capitalizzazione di mercato italiana) 86,5 miliardi di euro di utili, in crescita del 14% rispetto al 2022 dopo un CAGR del 15% registrato nel periodo 2019-2022.

 

"Per il 2024 prevediamo un calo del 5% degli utili a 81,9 miliardi di euro, a causa di un calo a due cifre per i settori dell'industria e dell'energia, una performance modesta (-2%) nei settori finanziari, solo parzialmente compensata dalla crescita degli utili del 13% nel settore dei beni di consumo, del 9% in quello sanitario e a una cifra media nei settori delle utilities e TMT. Le nostre stime per il 2024 sono del 3% inferiori al consenso del mercato" evidenzia l'esperto di Equita.

 

"A livello di settore, siamo complessivamente sovrappesati sui finanziari, con una preferenza per le società con una maggiore esposizione alle commissioni (Banca Mediolanum, FinecoBank), modelli di business meno esposti al costo del rischio, con una solida posizione di capitale e una minore sensibilità del margine di interesse alle variazioni dei tassi (Mediobanca), considerando che riteniamo che il picco dei tassi sia stato raggiunto nel 2023. Abbiamo confermato un peso neutrale sulle banche tradizionali, dove i nostri nomi preferiti sono Unicredit, Intesa e Credem. Abbiamo scelto di concentrare le nostre posizioni su UniCredit (inclusa nella selezione Best Picks 2024) e Intesa (dove abbiamo aumentato il peso in portafoglio)" continua de Bellis.

 

Equita si dice neutrale sul settore delle utilities, e nel settore dell'energia continua a mantenere un posizionamento difensivo. "Nel settore industriale manteniamo un approccio selettivo, privilegiando i titoli che hanno dimostrato di avere un "pricing power" anche in contesti di mercato recessivi o che hanno catalizzatori specifici (Interpump, Iveco, Pirelli, Stellantis, Brembo). Siamo anche più prudenti sul lusso nel breve termine" precisa de Bellis. Infine Equita conferma una visione neutrale sul settore tecnologico, dove i titoli preferiti sono Reply e WIIT, e un sovvrappeso nel settore sanitario (DiaSorin, Recordati).

 

"Dopo un novembre e dicembre che si sono contraddistinti per una forte crescita dei mercati azionari (indice Global Equities +14.5%) a seguito della svolta accomodante annunciata dal FOMC, la partenza del 2024 è stata finora leggermente negativa o sostanzialmente stabile per i listini, con una leggera inversione dei trend recenti. Il punto chiave per comprendere se i mercati possano proseguire il trend positivo è capire se l'impatto completo del ciclo di rialzo tassi più aggressivo degli ultimi 40 anni (con 525bps di aumenti da parte della FED) sia già alle spalle o ancora in corso, considerando anche il ritardo temporale con cui le politiche monetarie producono i loro effetti sull’economia, oltre a considerare la minore spinta fiscale da parte dei governi rispetto al 2023. Entrando nel 2024, confermiamo la nostra view neutrale sui mercati azionari, privilegiando l’esposizione verso titoli di qualità e mid-small caps" conclude il co-head Ufficio Studi Equita.

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