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Clientela private e pandemia, la parola d’ordine è prudenza

3/30/2021 | Redazione Private

Secondo il rapporto AIPB-Capital Group, realizzato da Ipsos, cresce l’interesse ad investire per lo sviluppo dell’Italia e su attività che abbiano un impatto positivo su ambiente e società


AIPB, Associazione Italiana Private Banking, in occasione dell’evento digitale Private Banking: facciamo emergere il futuro, realizzato in collaborazione con Capital Group, una delle società d'investimento più grandi e di maggiore esperienza al mondo, con un patrimonio gestito di oltre 2.300 miliardi di dollari USA (al 31.12.2020), ha presentato il Rapporto AIPB-Capital Group, realizzato da Ipsos (rivivi l'evento di presentazione: https://openevents.it/eventi/aipb/): “Il mondo dopo la pandemia, una roadmap per l’Italia”, sugli effetti della pandemia in Italia e, in particolare, gli impatti sulle scelte di investimento del segmento private.

Il futuro sommerso dall’incertezza pandemica ha ristretto l’orizzonte delle scelte d’investimento nel breve periodo. Insieme all’autore e curatore del Rapporto Andrea Alemanno, senior client officer di Ipsos, Saverio Perissinotto, vice presidente di AIPB, Matteo Astolfi, managing director di Capital Group in Italia e Antonella Massari, segretario generale di AIPB, hanno tracciato possibili percorsi per superare lo scetticismo verso il domani e fare riemergere il futuro, per contribuire al rinnovamento economico del Paese e restituire un orizzonte di lungo termine agli investitori ancorati nel tempo sospeso della pandemia.

Obiettivo del rapporto presentato oggi: restituire, insieme all’analisi del complesso scenario creato dalla pandemia, il racconto di come il segmento private stia reagendo per tracciare possibili scenari futuri. Nel contesto pandemico, la clientela private, pur conservando una visione più ottimista sull’Italia e sull’economia e convinta della necessità di investire, resta prudente con un atteggiamento di cautela e a breve termine. Se il mondo in crisi pandemica rivela diseguaglianze sempre più evidenti, che non sono solo sociali ed economiche ma anche generazionali, il segmento private, mostrando la necessità di impegnarsi e voler intervenire di più nel sistema Paese, cerca percorsi per incidere sulla realtà in modo più concreto al di là dei rendimenti: gli investimenti ESG potrebbero diventare sempre più lo strumento per andare in questa direzione. La ricucitura sociale e il rinnovamento economico avranno bisogno di questo impegno, ma il futuro, sommerso dall’incertezza pandemica, ha bisogno di ricostruttori di fiducia. Un ruolo che si candidano a svolgere i corpi intermedi: il mondo dell’università e della scuola, del volontariato, delle associazioni.

Saverio Perissinotto, vice presidente di AIPB e AD di Eurizon ha dichiarato: “In Italia abbiamo una classe imprenditoriale che ha dato prova di grandissimo coraggio conquistando nuovi mercati e portando le eccellenze italiane nel mondo. Per ciò che riguarda le scelte d’investimento talvolta l’eccesso di cautela sembra essere predominante, infatti, in un contesto di tassi a zero è opportuno orientarsi sempre più verso un’asset allocation diversificata inserendo gradualmente nei portafogli componenti di rischio. Altresì è necessario che ci sia una maggiore consapevolezza finanziaria e in questo senso l’associazione private banking ha fatto un grande lavoro divulgativo. Ciò nonostante, la ricerca IPSOS evidenzia che l’81% dell’asset allocation dichiarata è in liquidità, una percentuale eccessiva, frutto ancora di un errato approccio agli investimenti e di una confusione tra volatilità e rischio. L’investitore deve avere la consapevolezza che il tempo è il suo miglior alleato e se sposa un orizzonte di medio periodo può far combaciare l’allocazione del proprio patrimonio agli obiettivi di rendimento”.

Sul tema degli investimenti sostenibili Saverio Perissinotto ha evidenziato che: “I criteri ESG non sono una moda, ma uno dei trend principali che continueranno a caratterizzare il mondo finanziario. L’industria dell’asset management si è mossa da tempo su questo fronte e sta facendo un grande lavoro, il mondo della distribuzione deve agire per diffondere maggiormente questa cultura anche nei confronti della clientela private. Un ulteriore passo in questo senso è l’introduzione del Regolamento 2088/2019 (SFDR), che ha l’obiettivo di rafforzare e uniformare la tutela nei confronti degli investitori introducendo nuovi obblighi informativi e di trasparenza per gli operatori finanziari sulle modalità di integrazione dei fattori di sostenibilità nelle scelte d’investimento”.

“Il rapporto monografico” - ha dichiarato Andrea Alemanno, senior client officer di Ipsos, illustrando le principali evidenze presentate – “attraverso l’analisi incrociata dei dati derivati da diverse fonti Ipsos sulla clientela private in Italia, restituisce l’immagine di un Paese sospeso, nell’attesa che l’emergenza si risolva e polarizzato da un lato nella preoccupazione di proteggere la salute, il lavoro, il risparmio, dall’altro, nel volersi impegnare per ricostruire un futuro più sostenibile. Il 2021 sarà con ogni probabilità un anno ponte verso una nuova stagione e la ricostruzione della fiducia sarà fondamentale nell’ottica di un rinnovamento economico e sociale. L’appello che emerge all’industria del Private Banking è quello di ritornare ad uno dei suoi ruoli fondativi: traghettare le risorse e i patrimoni nel futuro, fornendo strumenti che, al di là degli aspetti finanziari, aiutino a comprendere e interpretare la realtà e la sua evoluzione. Restituire un orizzonte al futuro sommerso dall’incertezza significa ragionare in modo più puntuale ed efficace sugli investimenti in un’ottica non solo migliorativa, ma anche trasformativa della realtà”.

Matteo Astolfi, managing director di Capital Group in Italia ha così commentato: “In materia d’investimenti è fondamentale ricordare che ciò che conta non è quando investire, ma per quanto tempo. L’orizzonte temporale è l’alpha di un investimento azionario. Nel rapporto AIPB – Capital Group, realizzato da Ipsos, si evidenzia l’importanza di far emergere il futuro, infatti, per molti o è qualcosa sul quale non vale la pena riflettere, perché troppa è l’incertezza, oppure è qualcosa di limitato al breve e medio termine. Questa sensazione di sospensione vale anche per il mondo Private. Anche se questo segmento conserva una visione più ottimistica sull’Italia e sull’economia in generale rispetto agli investitori retail, rimane in ogni caso prudente, per questo consideriamo importante focalizzarsi su prospettive a più lungo termine. Come società di gestione attiva con 90 anni di storia alle spalle e dopo aver fronteggiato le varie crisi economiche che si sono susseguite nel tempo (a partire da quelle degli anni ‘30) siamo forti di una convinzione: ad una fase ribassista, per quanto violenta possa essere, segue sempre una fase rialzista che, più in sordina e con meno clamori, consente ai mercati di raggiungere nuovi massimi. Tra i nuovi aspetti che emergono dalla ricerca ci fa piacere notare che il mondo Private Italiano sia consapevole dei riflessi che le proprie scelte di investimento hanno su ambiente, società e governance delle aziende. Questo rafforza la determinazione di tutti quegli asset manager come Capital Group a proseguire nel percorso intrapreso in ambito di sostenibilità, con una maggior consapevolezza che i nostri sforzi in tale ambito vengono compresi, riconosciuti e premiati dagli investitori”.

“Occorre uscire dal tempo sospeso dell’emergenza pandemica e dare un futuro al rinnovamento dell’economia e del Paese” – ha affermato Antonella Massari, segretario generale di AIPB, chiudendo i lavori. “Desidero ringraziare Ipsos per la proficua collaborazione e il nostro socio Capital Group promotore dell’iniziativa, per aver creduto nella validità della visione indipendente di AIPB e di Ipsos e, la volontà di generare dibattito pubblico su questi temi. Tornare a guardare al futuro con ottimismo è quanto mai urgente, perché gli italiani sono sì sfiduciati, ma non hanno perso la speranza e nemmeno il coraggio. Non so se un’associazione come AIPB possa essere annoverata tra i “corpi intermedi” di cui parla il Rapporto, forze aggreganti capaci di cogliere i bisogni dal basso e promuovere la ripartenza, ma so per certo che nostro compito oggi, come associazione e come Industria, è quello di promuovere l’impatto significativo che gli investimenti privati possono avere su crescita, sviluppo e rilancio dell’economia e del Paese, impegnandosi per trovare le vie più efficaci per perseguire congiuntamente l’interesse del singolo e della collettività nel segno della sostenibilità, della responsabilità sociale e dell’attenzione al gap generazionale e alle differenze di genere”.

Gli obiettivi di investimento e le scelte sostenibili

Il 2020 ha però mostrato anche segnali interessanti su come cambiano i driver d’investimento. In primo luogo, è calata l’attenzione alla rischiosità, che rimane primo driver, ma perde quattro punti sul 2019 passando dal 32% al 28%. Cresce l’interesse a investire per lo sviluppo dell’Italia dal 15% al 17%. A questi driver si affianca poi un 22% di persone che vuole investire su attività che abbiano un impatto positivo su ambiente e società mettendo il rendimento in secondo piano, un dato significativo, ma che non registra crescite rispetto all’anno scorso. Tra i driver d’investimento il rischio lascia spazio alla solidità del proponente e al sostegno al Paese. La responsabilità sociale conferma il suo peso.

Da una prospettiva più generale, ci sono due punti fondamentali sui quali gli italiani sono concordi: giovani e welfare. Come mostra la rilevazione del Rapporto AIPB-Capital Group, realizzato da Ipsos, alla domanda su quali siano gli interventi più importanti da attuare in Italia, il 54,5% dei rispondenti pensa che sia prioritario offrire maggiori opportunità di lavoro e realizzazione ai giovani. Il 48%, invece, sente la necessità di avere un sistema sanitario più efficiente e moderno, segno che la sanità debba essere uno dei perni su cui ruota il welfare italiano.

L’emergenza sanitaria ha ulteriormente messo in evidenza l’importanza di un’economia circolare, di un sistema sostenibile e resiliente, di scelte più ecologiche. La sensibilità verso questi temi è anche un fattore generazionale: cresce al diminuire dell’età. L’attenzione al comportamento sostenibile appare più un criterio per i comportamenti d’acquisto che per l’investimento. Il 53% degli italiani, infatti, ha dichiarato di porre maggiore attenzione al comportamento sostenibile delle aziende da cui acquista i prodotti o i servizi rispetto a 2-3 anni fa, mentre solo il 36% ha dichiarato di fare lo stesso quando pensa ai suoi risparmi e investimenti. Per metà della clientela private gli ESG sono una tematica nota, ma non necessariamente affrontata in termini professionali di investimento. Il 46%, infatti, non li conosce e un altro 46% li conosce ma non ha ancora parlato con nessun professionista al riguardo e solo l’8% li conosce e ne ha parlato con il proprio consulente/referente bancario e li possiede. Anche al di fuori dell’ambito del Private Banking, gli investimenti ESG sembrano godere di sempre maggiore popolarità.

Il Rapporto AIPB-Capital Group, realizzato da Ipsos “Il mondo dopo la pandemia, una roadmap per l’Italia” (rivivi l'evento di presentazione: https://openevents.it/eventi/aipb/), ha rilevato che nella seconda parte del 2020, tra i decisori finali della popolazione italiana maggiorenne, il 73% non conosce gli investimenti SRI; il 26% li conosce ma non li possiede; e solo l’1% li possiede. Eppure, se si analizza solo la quota di chi almeno li conosce, il 47% ha dichiarato di aver intenzione di investire in modo socialmente responsabile, un numero in calo di circa 9 punti rispetto alla prima parte dell’anno, ma in miglioramento rispetto al 2019. Da questa analisi, consegue un’ipotesi di investimento in finanza sostenibile abbastanza cauta, che trova più respiro e portata su chi già la conosce.

Gli investimenti SRI

I dati suggeriscono che la conoscenza e la sensibilizzazione degli investitori sul tema ESG potrebbero essere l’antidoto al “shorterminismo”, la prospettiva di breve periodo di cui sono affetti gli investimenti SRI. Per esempio, emerge che molti non riescono a percepire gli investimenti ESG come prodotti finanziari veri e propri. In aggiunta, chi investe spesso fatica a trovare soddisfazione al proprio desiderio di generare un impatto sociale e ambientale positivo, quindi uno degli aspetti su cui agire in futuro potrebbe essere la forma di comunicazione delle iniziative SRI e in particolare gli effetti che sono in grado di creare. La sfida per il Private Banking è dunque quella di aiutare i clienti a non vedere solo le incertezze, ma guardare ben oltre il presente e uscire da questo tempo sospeso.

La fiducia e i corpi intermedi: per ricostruire il futuro

La fiducia sarà il collante per la ricostruzione del futuro. Chi saprà meglio interpretare bisogni e aspettative degli italiani? Una posizione privilegiata negli indici di fiducia degli italiani secondo il Rapporto AIPB-Capital Group, realizzato da Ipsos è occupata dai corpi intermedi. Per il 76,1% degli italiani i corpi intermedi avranno un ruolo importante nella ripartenza del Paese. Questo ruolo verrà portato avanti attraverso la capacità di farsi portavoce dei bisogni dei cittadini che rischiano di rimanere inascoltati, ma anche attraverso l’integrazione delle azioni di quelle istituzioni e amministrazioni che, agli occhi dei cittadini, appaiono carenti e inefficaci. Il 39% degli italiani, secondo il Rapporto, li ritiene cardine fondamentale, il 37% pensa che siano molto utili. L’11% li considera fondamentali perché fonte di indicazione per risolvere i problemi che colpiscono cittadini e imprese, mentre il 28% li ritiene importanti perché saranno uno strumento per limitare i danni della pandemia.

Dopo la grande mareggiata pandemica le riforme e il necessario rinnovamento non potranno fare a meno di coesione sociale e fiducia. I corpi intermedi, quali attori sociali in grado di intercettare e interpretare bisogni e aspettative, avranno un ruolo centrale nella costruzione di futuro.

 

Rivivi l'evento di presentazione del rapporto AIPB-Capital Group realizzato da IPSOS: https://openevents.it/eventi/aipb/

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